La lettera di replica di Roberto Loretoni
Riceviamo da Roberto Loretoni e pubblichiamo integralmente:
Gentile Direttore, confesso di non essere rimasto sorpreso più di tanto dai contenuti delle repliche alla mia intervista da parte delle segreterie del Pd e di Fratelli d’Italia. Tanto livore nei miei confronti nasce dalla mancanza di argomentazioni politiche. Nessuno ha mai attaccato sul piano professionale e personale i medici in questione, come lasciano intendere le due repliche. Appaiono quanto meno grottesche le accuse che mi vengono rivolte, in particolare, da Fratelli d’Italia secondo cui io ho ricoperto molteplici ruoli istituzionali pur essendo un dipendente della Asl. Al di là del fatto che ho svolto i miei compiti sempre alla luce del sole, né da assessore né da amministratore dell’Ase mi sono mai occupato di vicende sanitarie. Tanto meno dei rapporti tra l’ente pubblico Comune e la Asl di cui sono dipendente. Solo chi non ha occhi per vedere capisce che qui siamo su due piani totalmente differenti. E’penoso rilevare quale e quanto sia basso il livello istituzionale di certi soggetti che non sanno distinguere il conflitto di interessi dalla incompatibilità, come fa Fratelli d’Italia quando dice che “se vi fosse realmente un conflitto di interessi dei medici consiglieri comunali, certamente non sarebbero stati eletti o meglio inseriti come candidati nella lista civica a sostegno del Magistrato De Augustinis”. Oltre al fatto che si manca di rispetto al Sindaco, non definendolo tale, solo chi non vede non intuisce che il sottoscritto non ha mai parlato di incompatibilità come fa Fratelli d’Italia. E questo, se mi è permesso, dovrebbe essere l’abc di chi siede su uno scranno consiliare. Quanto alle accuse che mi rivolge la dirigenza del Pd, ribalto la domanda: è sfiduciando un Sindaco nel peggior momento della storia cittadina dal Dopo Guerra in qua che si lavora compatti per combattere la pandemia? E’votando una mozione di sfiducia contro un Sindaco e sfiduciarlo che si rimane coesi per fronteggiare l’emergenza pandemica, sociale ed economica?
Volevo rassicurare il Pd spoletino che non ho tessere di partito, né ambisco ad occupare poltrone, come subdolamente viene fatto intendere. Certo è che ad un vecchio militante come chi scrive viene un rigurgito biliare nel vedere come il Pd vada a braccetto con la peggiore destra, cosa mai avvenuta nella storia repubblicana, contro gli interessi della nostra città che in questo momento avrebbe bisogno di fare fronte comune, ma per dare risposte e mettere in campo azioni concrete contro questa crisi. Prerogativa che può essere solo di una amministrazione con un Sindaco e non certo un commissario prefettizio.
Grazie per l’ospitalità.
Roberto Loretoni
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