La nota stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Arrivano in queste ore notizie confuse circa il punto nascite di Spoleto, sul quale è bene ancora una volta fare chiarezza.
La Regione Umbria ha già chiesto per Spoleto, la deroga ministeriale relativa ai punti nascita con numeri di parti anno inferiore alla soglia di 500, si è dunque ora nella fase di attesa di risposta da parte del Ministero.
La motivazioni che giustificano questa richiesta sono varie, ma principalmente tutto ruota intorno alla centralità della città di Spoleto, baricentro di un vasto territorio con un notevole bacino di utenza. Accanto a questo occorre ricordare che il reparto di ginecologia ed ostetricia è stato un’eccellenza nella fase pre-covid, punto di attrazione per molte famiglie anche da fuori comune.
Ma, a fronte di un evidente calo demografico, trend non solo locale, ma anche umbro e nazionale, e con prospettive non rassicuranti per i
prossimi anni, il ministero dovrebbe adeguare i parametri numerici ad un evidente cambio di scenario che vede, purtoppo, le natalità in diminuzione, per fattori sociali vari e indipendenti dalle realtà locali. In questo caso risulta evidente come non sia il solo dato numerico a descrivere e caratterizzare un territorio, ma dovrebbero essere presi in considerazione altri aspetti quali: la tipologia del
contesto urbano e del territorio circostante, le prospettive di investimento e sviluppo, ma anche la sua importanza e rilevanza nel panorama regionale e nazionale.
In merito al dibattito pubblico avviato intorno alla questione, la Lega di Spoleto intende però chiarire alcuni aspetti. Siamo d’accordo con il dott. Ercolani quando chiede all’amministrazione locale di attivarsi nel proprio ruolo, senza barricarsi dietro a emendamenti scaricabarile. Non siamo invece d’accordo sul fatto che l’unica cosa che possa fare un Sindaco sia soltanto quella di chiedere alla Regione di fare delle cose, opinione espressa dal consigliere regionale 5 Stelle.
Un Sindaco ed un consiglio comunale possono e devono fare molto per la città. Ad esempio: agganciarsi alla richiesta di deroga e proporre atti
di indirizzo con i quali sollecitare il Ministero; mettere in atto azioni per supportare la struttura ospedaliera anche a livello infrastrutturale; proporre e mettere in atto strategie attrative verso
la città anche da un punto di vista sanitario; creare sinergia con le strutture ricettive del territorio.
Ma su tutti un punto centrale: invertire il trend demografico negativo, cercando di riportare la città ad un numero di abitanti congruo con la sua importanza.
Queste sono alcune cose che può sicuramente fare un Sindaco, e che invece non può fare un emendamento.
La Lega Spoleto, attraverso la sua filiera politica regionale e nazionale, ha già da mesi stabilito delle interlocuzioni sia con la Regione per la richiesta di deroga, che con il Ministero della Salute informando direttamente il sottosegretario Sileri della urgenza della risoluzione di questa vicenda.
Lega Spoleto
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