Venerdì 24 marzo, per il ciclo “Raccontando la storia”, al Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto, alle ore 16,30, l’archeologo Carlo Virili, dell’Università “La Sapienza” di Roma, si soffermerà sul paesaggio e sul popolamento nella conca di Rieti e nel bacino di Piediluco prima dei Romani. A introdurre sarà Maria Angela Turchetti, direttrice del Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto.
Le sistematiche indagini territoriali, condotte a partire dal 2011 dalla Università di Roma La Sapienza finalizzate alla realizzazione della carta archeologica della Piana di Rieti e del Bacino di Piediluco, sono affiancate dagli scavi condotti in due siti campione: l’area funeraria di Campo Reatino (RI) e l’abitato perilacustre di Paduli (Colli sul Velino, RI).
I risultati delle campagne di scavo contribuiscono così alla corretta lettura dei modelli insediativi, soprattutto nel periodo protostorico, bilanciando le informazioni provenienti dalle ricerche di superficie.
L’archeologo Carlo Virili, alla luce di queste indagini, tratteggerà un articolato quadro interpretativo del territorio, dalla protostoria al Medioevo, anche alla luce dei condizionamenti imposti dalle caratteristiche ambientali peculiari di un’area connotata come ambiente “umido”.

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