In vista del prossimo Consiglio Comunale, convocato alle 15 di lunedì 18 dicembre, i consiglieri del Gruppo Misto, Aliero Dominici e Marina Morelli, preoccupati per l’imminente scadenza dei termini indicati dalla Suprema Corte di Cassazione, sulle sorti del ‘Palazzo della Posterna’, hanno presentato una interrogazione e una mozione urgente che proponiamo integralmente:
MOZIONE URGENTE
Premesso che
Con “ingiunzione a demolire e a ripristinare lo stato dei luoghi” del 9/11/2017 la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze ha intimato, ai soggetti responsabili, di cui alla sentenza n. 2579/2014 emessa dalla Corte di Appello di Firenze, di dare esecuzione, entro 60 giorni dalla notifica, alla sanzione demolitoria accessoria alla condanna penale, relativa alle opere dichiarate abusive del “complesso edilizio parte del comparto di via della Posterna”;
La stampa locale, in data 8 dicembre 2017, nel riportare la notizia, ha sottolineato come l’Amministrazione Comunale possa dichiarare “ l’interesse pubblico sull’abuso edilizio”, evitando, con il voto consiliare, che si proceda alla demolizione;
Con nota, protocollata in data 30 novembre 2017 ( peraltro mai consegnata ai capigruppo, a cui la stessa è indirizzata per conoscenza), il legale rappresentante della Soc. Madonna delle Grazie srl, nel ribadire che il “Palazzo della Posterna” è stato edificato sulla scorta dei titoli amministrativi rilasciati dalla P.A. (che ha anche determinato la cubatura), ha richiesto chiarimenti al Sindaco del Comune di Spoleto e al Presidente del Consiglio – per conoscenza- in merito alle giustificazioni che si intendono dare e alle determinazioni che l’Ente intende assumere;
Considerato che
In data 10 luglio 2014, in adempimento della pronuncia del TAR Umbria, il Comune di Spoleto ha rilasciato il permesso a costruire n. 5455, “per lavori non ultimati, variante e voltura per cointestazione”;
L’ordine di demolizione di opere abusive impartito dal giudice penale, come sanzione amministrativa, non deve essere eseguito dal Comune, essendo assoggettato alla disciplina dell’esecuzione penale e può, in ipotesi essere revocato dal magistrato, se risulta assolutamente incompatibile con atti amministrativi intervenuti successivamente;
Tutto ciò premesso e considerato
IMPEGNA
il Sindaco, facente funzioni M.E.Bececco e la Giunta a riferire immediatamente in Consiglio Comunale sulla intera vicenda, in particolare sull’iniziale Piano attuativo di iniziativa pubblica e sulle concessioni rilasciate dall’Ente ai privati, ancorché ritenute illegittime dalla magistratura:
a convocare, un Consiglio Comunale aperto, affinchè possano partecipare tutti i soggetti interessati, ivi compresi i proprietari degli appartamenti;
a illustrare i motivi per cui la nota protocollata in data 30 novembre 2017 non è stata recapitata ai destinatari e il soggetto responsabile di tale omissione;
l’Amministrazione Comunale, stante la prossima scadenza del termine ad adempiere, a comunicare le determinazioni che, in ipotesi, intende assumere.
Aliero Dominici Marina Morelli
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