Il comunicato stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Sull’onda dell’indignazione popolare per la serie di eventi gravi, alcuni perfino mortali, che hanno fatto fin’ora capire in che condizioni è stato messo l’Ospedale di Spoleto dai provvedimenti della Regione e della ASL, il Sindaco Sisti ha fatto “ammuina”. Dopo essere stato connivente con il progetto regionale di Terzo Polo, che liquida definitivamente il ruolo di DEA del nostro Ospedale, ha alzato la voce dicendo che sarebbe sceso in piazza con i cittadini se entro una settimana non fossero stati garantiti i servizi e reparti dell’emergenza-urgenza: Cardiologia, Rianimazione e Pronto Soccorso strutturati ed attivi in permanenza. Purtroppo è in clamoroso ritardo, perché la gente e il City Forum sono mobilitati da un pezzo, ma lui ha cercato sistematicamente di “zittirli”.
Comunque al suo….penultimatumapprendiamo che farà seguito una manifestazione dei gruppi della sua maggioranza infatti non solo Regione e ASL non ripristinano a Spoleto la filiera DEU, ma sulle allarmanti disgrazie verificatesi (ampiamente previste!) si limitano a promuovere una Commissione di inchiesta, incredibile beffa, composta da tutti sanitari dipendenti della ASL e presieduta dal dirigente del Dipartimento sulla cui condotta si dovrebbe indagare! Delle risultanze di siffatta Commissione ovviamente nessuno può interessarsene. Più interessante potrebbe risultare l’inchiesta della Procura della Repubblica, perché è inaccettabile disastrare un Ospedale DEA e poi cavarsela con dibattiti di comodo in Consigli Comunali “aperti-chiusi”, senza assumersi le responsabilità di un Nosocomio messo nell’impotenza e di altri che non ricevono il paziente da trattare perché il suo caso può essere analizzato in via informatica o telemedicina! C’è solo da augurarsi che la Magistratura, nella sua obbiettività, non chieda conto a questo o quel singolo sanitario, che alla fine probabilmente è anche lui vittima della situazione, ma a chi, avendone il potere, ha creato proprio questa incresciosa condizione! Peraltro il City Forum ha sempre sperato e preteso che la Presidente Tesei, con il suo Assessore Coletto e la sua ASL Umbria 2, al di là delle competenze della giustizia penale, ristabilissero la giustizia sociale e politica, revocando il Progetto Foligno-Spoleto inviato al Ministero e riaprendo un tavolo partecipato, anche con i nostri consulenti, per riportare subito il “San Matteo” a prima dell’Ottobre 2020, secondo le solenni parole date dalla Tesei, e poi rielaborare un equilibrato progetto che ripartisca le specialistiche, ma consolidi a Spoleto quel che spetta a un DEA: come minimo il Punto Nascita con Pediatria, Cardiologia, Chirurgia urgente, Ortopedia-Traumatologia, Medicina non certo solo geriatrica, con Rianimazione e Pronto Soccorso relazionati ai Reparti. E’ questo che il Sindaco e il Consiglio Comunale devono esigere, perché è il “minimo sindacale” per la Valle spoletana e la Valnerina. Verificheremo i messaggi della loro pur tardiva manifestazione per vedere se intendono rimettersi in sintonia con i cittadini di un comprensorio in cui si rischia la vita e in compenso da quasi tre anni è pure vietato nascere!
City Forum Spoleto il portavoce Lionello Spitella
CONTRO TUTTI I RESPONSABILI per l’esattezza.