Ospedale, Grifoni: “Vigiliamo costantemente affinchè tutto ciò che è previsto venga realizzato”

  • Letto 699
  • “Se poi la proposta avanzata non dovesse andare in porto nella sua interezza, allora sì che occorrerà non solo protestare, ma erigere barricate. Con buona pace dei vuoti moralisti di strada”

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    Protestare ora per l’Ospedale sarebbe stato facile e vantaggioso, soprattutto per chi, come me, è stato sempre in prima linea per questo. A differenza di tanti altri difensori dell’ultima ora. Ritengo però che la protesta debba essere fatta, non a prescindere, ma solo se si è consapevoli che possa ritornare utile a modificare una situazione che non piace. Altrimenti la protesta dovrebbe essere anticipata dal confronto costruttivo, per cercare di arrivare il più vicino possibile al risultato sperato. Protestare tanto per dire di averlo fatto, avendo la presunzione e l’arroganza di insultare chi ha optato per scelte diverse, a poco serve, se non inasprire gli animi. Non significa fare un passo indietro rispetto al passato, ma solo essere realisti e cambiare strategia per fare qualche passo in avanti. Qualche vuoto moralista di strada si sgola a chiamarla incoerenza, qualcun altro la definisce responsabilità. Sarà il tempo a stabilirlo. Veniamo ora all’ospedale, facendo un po’ di chiarezza. Partiamo innanzitutto dalle condizioni in cui versava il San Matteo prima della pandemia. La sua produttività era ai minimi termini, con figure professionali che mancavano in quasi tutti i reparti. Perché questo? Perché per anni è stato deturpato, spogliato, smembrato di personale e servizi, dirottati poi a rimpinguare quello di Foligno.

    E’ vero, o non è vero? Per la Regione è stato gioco semplice trasformarlo in full Covid. Certamente un errore, soprattutto perché avvenuto repentinamente senza il coinvolgimento preventivo della popolazione interessata. Protestammo tenacemente sotto il palazzo regionale, anche se gli spoletini erano poco più degli alberi che adornano piazza Italia. Avevamo allora una ragione ed una possibilità di ripensamento. Ci fu assicurato che tutto sarebbe ritornato come prima, ovvero ad una situazione, come già detto, già di per se non invidiabile. Perché ciò non è avvenuto? Per reale mancanza di volontà o, magari, come dice la Regione, perché, pur essendo stati banditi i concorsi, nessuno ha accettato di venire a Spoleto, soprattutto per la cardiologia e per la pediatria? Se è vera questa seconda ipotesi, perchè non hanno accettato? Probabilmente perché si percepiva l’incertezza sul futuro del San Matteo. Ecco perché il City Forum da anni chiedeva di mettere nero su bianco e definire una volta per tutte una integrazione fra i due nosocomi, unitamente alla Valnerina. Perché non lo hanno mai fatto? Probabilmente perché si voleva continuare a spogliare il nostro ospedale, per far aumentare i numeri a Foligno, a discapito dei nostri. Ed i numeri sono importanti, perché sono il parametro principale, in base al decreto ministeriale n. 70, per poter mantenere o meno un servizio ospedaliero. Per tale ragione il Consiglio Comunale, lo scorso anno, ha elaborato una proposta di razionalizzazione dei servizi stessi, votandola all’unanimità. Oggi quel nero su bianco, da parte della Regione, è stato finalmente messo con il progetto del Terzo Polo Sanitario. Una grandissima parte di quelle nostre richieste sono state recepite. Altre purtroppo no e, tra queste, spicca ovviamente il Punto Nascita. Perché? Per quei famosi numeri necessari. Occorrono infatti almeno mille parti per legittimare il Punto Nascite. Il Ministero però, su richiesta della Regione, può dare una deroga a cinquecento, nato più, nato meno. La Regione dell’Umbria ha avanzato la richiesta di deroga, per gli ospedali di Spoleto, di Branca e di Orvieto. Per il nostro, il Ministero ha detto NO!!! Non ci sono le condizioni, numeriche e di sicurezza, per poterlo riattivare. Perché la previsione per il 2022, tra Spoleto, Foligno e Valnerina, sembrerebbe non superare gli 850 parti. Non è stato l’ex Ministro Speranza a farlo o quello attuale Schillaci, ma la Commissione ministeriale che analizza i parametri di produttività. Sono contento di questo? Assolutamente no, mi piange il cuore, come spoletino e come persona che ha sempre lottato per la sua salvaguardia. Anche perché il personale ostetrico è stato sempre di alto profilo umano e professionale ed è un dolore vedere spenta simile esperienza. Il Punto Nascite, pur nella sua enorme valenza sanitaria ed emotiva, è solo però una parte dei tanti servizi erogabili che dovrebbero caratterizzare un Ospedale e che sono contenuti nel progetto di che trattasi. Documento che la Giunta Regionale ha ufficialmente recepito venerdì scorso, inviandolo al Ministero per il visto di approvazione. Una volta approvato, come detta il deliberato, entro trenta giorni si dovranno: definire e quantificare investimenti e risorse; elaborare un crono programma di attuazione; nominare una Commissione tecnica per monitorare il tutto. Il contenuto del documento, che ci è stato delucidato in più occasioni, è finalizzato a ridare produttività al nostro ospedale prevedendo interventi mirati che, ripeto, sono buona parte ciò che avevamo chiesto noi. Abbiamo chiesto poco a suo tempo? Non lo so, ma questo è. Non entro nello specifico poiché ormai ritengo che il contenuto del progetto sia noto. Mi sembra che, a livello istituzionale, la maggior parte dei gruppi consiliari siano concordi sulla possibilità concreta che tale documento offra comunque un futuro al San Matteo. Siamo tutti stupidi, asserviti, venduti e corrotti, sia al centro, che a destra e a sinistra? E magari solo la minima parte che urla e protesta è intelligente, autonoma, corretta ed onesta? Per quanto mi riguarda è fondamentale stare in pace con la propria coscienza, certo di fare le valutazioni utili a mettere in sicurezza il nostro Ospedale per i prossimi anni. Questo è l’obiettivo prioritario!!!! Visto che il documento è ormai predisposto, anziché protestare senza ottenere, promuoviamo occasioni di serio confronto, insieme alla Regione, ai Comuni della Valnerina e a quelli del nostro comprensorio, per cercare di migliorarlo laddove possibile. Ma, soprattutto, vigiliamo costantemente affinchè tutto ciò che è previsto venga realizzato. Cosa che contribuirò a fare anch’io nel mio piccolo ruolo di Consigliere Comunale, anche se la responsabilità compete al Sindaco e all’Amministrazione comunale. Se poi la proposta avanzata non dovesse andare in porto nella sua interezza, allora sì che occorrerà non solo protestare, ma erigere barricate. Con buona pace dei vuoti moralisti di strada.


    Spoleto, lì 16 novembre 2022

    Consigliere Comunale
    Sergio Grifoni

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    One Comment For "Ospedale, Grifoni: “Vigiliamo costantemente affinchè tutto ciò che è previsto venga realizzato”"

    1. Aurelio Fabiani
      Novembre 16, 2022

      Vigilare sul previsto? Hanno già fatto. Chiuso il punto nascite. A chi tiene in mano le chiavi del city forum per difendere l ‘indifendibile, non resta che attaccare chi scende in piazza per l’ospedale. La nostra associazione, ma non solo la nostra, anche altre in piazza domenica, hanno partecipato negli ultimi due anni a tutte le manifestazioni di protesta a Spoleto e a Perugia. I risultati di chi ha “trattato” sono sotto gli occhi di tutti. Non e’ certo un caso che il city forum perde pezzi, associazioni, cittadini, che si battono da almeno 30 anni per l’ospedale e che domenica erano stati in piazza con i Comitati. Non hanno accettato che lampada di Piazza Vittoria sia stata spenta e non accettano che sia acceso un lumino là dove prima c’erano fiocchi rosa e fiocchi celeste.
      Il pensiero debole alza bandiera bianca e vigila sulla situazione che ci e’ stata imposta, il pensiero forte combatte contro ciò che ci e’ stato fatto e ciò che e’ ancora previsto per il San Matteo. I fatti e i documenti del passato e di oggi raccontano di chi ha cambiato strada e di chi non ci sta, ora, domani, nel futuro. Continueremo a disturbare i manovratori fino a risultato raggiunto. Riapertura Punto Nascite e San Matteo Dea di Primo Livello.

      Rispondi

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
    Avete già firmato il 22 ottobre 2020, con la chiusura dell' Ospedale San Matteo. Ci basta quella per conoscere gli.....
    Trevi, al via domani in Umbria una due giorni di convegno sul tema "La cooperazione internazionale come strumento di sviluppo". Notizie da entrambi i mondi - GORRS 2024-02-29 23:47:10
    […] Source link […]