Continua la protesta per difendere il San Matteo degli Infermi
(DMN) Spoleto – dopo aver protestato davanti al Pronto Soccorso, intorno le 22, gli spoletini inferociti per la trasformazione del nosocomio spoletino in ospedale Covid fino al 31 gennaio, si sono recati allo svincolo sud della città, pronti a bloccare la statale Flaminia.
Ore 22.23 – le persone in protesta si trovano sul ciglio della statale, l’incrocio é presidiato dalle Forze dell’ordine. Tra i presenti il presidente del Consiglio comunale Sandro Cretoni e alcuni consiglieri comunali tra cui Carla Erbaioli, Gianpaolo Fagotto Fiorentini e Mario Mancini (le mascherine i cappelli ed il buio rendono difficile il riconoscimento delle persone, ci scusiamo con i rappresentanti delle istituzioni o delle associazioni cittadine che non abbiamo citato). Sul posto anche il presidente di Confcommercio Spoleto, Tommaso Barbanera.
Ore 23.37 – dopo aver parlato con le Forze dell’ordine, gli spoletini in protesta lasciano la statale Flaminia. Da quanto si apprende, la protesta andrà avanti nelle prossime ore in altre sedi.
Alcuni dei presenti citati dall’articolo saranno venuti a controllare la protesta o a metterci il cappello. I cittadini indignati erano altri, quel centinaio di persone presenti in strada, stufe del gioco delle parti, cioè di chi corresponsabile dice: “siamo tutti vittime”. Chi ha eletto la Tesei è stato complice e deve dire: ho sbagliato.
I presenti alla protesta hanno giustamente e calorosamente invitato i complici del furto operato ai danni della città di Spoleto a tacere e farsi da parte: chi è del partito della Tesei non può professarsi innocente e pensare di non essere responsabile di questo scempio!