Il comunicato stampa dell’Associazione Culturale Casa Rossa e dell’Unione Sindacale di Base
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Ci siamo ripresi la piazza per diffondere l’allarme sul destino del San Matteo previsto nel Piano di “efficientamento” regionale che promette un futuro nero per il diritto alla salute degli abitanti di Spoleto.
Il governo regionale ha dato il 5 ottobre 15 giorni di tempo alle ASL per rendere operativo il Piano che con atto di autorità ha commissariato la sanità umbra ed esautorato il Piano Sanitario Regionale. I 15 giorni sono scaduti ieri. Il Sindaco di Spoleto ha annunciato un Consiglio Comunale aperto con la presenza della Tesei e del geometra Coletto, assessore alla sanità umbra. Dal giorno dell’annuncio non se ne e’ più parlato.
Nel frattempo l ‘ospedale San Matteo, già chiuso, già mutilato, continua a essere privato del Punto nascite e della pediatria, della cardiologia e di conseguenza di un vero Pronto Soccorso, del 40% dei medici necessari al buon funzionamento dei reparti, in attesa del trasferimento di tutte le attività di emergenza urgenza all’ospedale di Foligno come scritto nel Piano di “efficientamento” del governo Lega Fratelli d’Italia.
Siamo scesi in strada ed e’ la 13 volta in due anni per tenere alta l’attenzione su una questione sociale pubblica fondamentale per la nostra città come per tutte le città. Difendere l’esistenza della presenza di un vero ospedale come presidio centrale della sanità pubblica cittadina.
C’ hanno promesso un Consiglio Comunale aperto sul tema. Ci prepariamo all’appuntamento, non si può aspettare in silenzio, occorre mordere il tempo e abbreviare l’attesa cercando in ogni modo di coinvolgere la popolazione che non può rinunciare a una vera sanità pubblica.
Associazione culturale Casa Rossa
Unione Sindacale di Base
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