La nota stampa di Insieme per Spoleto
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Un solo primario, un solo ospedale. Naturalmente a Foligno. In barba a vecchie e nuove promesse, senza tenere in nessun conto i sia pure tardivi ripensamenti di sindaco e giunta, Regione e Asl continuano per la loro strada: quella di far sparire l’ospedale di Spoleto anche dalla rete dell’emergenza e urgenza. “Ci avevano detto in occasione del Consiglio Comunale aperto di metà gennaio –afferma il capogruppo consiliare di Insieme per Spoleto, Paolo Piccioni- che la Regione era in attesa di presunti pareri favorevoli del ministero della salute prima di attuare il piano del terzo polo. In attesa di questo parere –continua Piccioni- intanto sembra che la direzione aziendale stia predisponendo i Bandi di Concorso per i Primariati unici Foligno-Spoleto di Cardiologia, di Anestesia e Rianimazione e di Ortopedia Traumatologia, passi strategici per declassare definitivamente il San Matteo”. Più prosaicamente si stanno sopprimendo i Primari a Spoleto, facendo un “unico Ospedale” contraddistinto da un unico “Codice ospedaliero”; in pratica il San Matteo degli Infermi perderà la sua connotazione di Ospedale DEA, preposto al trattamento dei pazienti acuti.
“Questa scelta –continua Piccioni- avrà delle ripercussioni negative per la città di Spoleto, soprattutto per quanto riguarda i livelli assistenziali di un’area vasta e disagiata come la Valnerina. Qualche tempo fa il Consiglio Comunale ha approvato, dopo le innumerevoli piroette della maggioranza, una mozione per chiedere alla Presidente della Giunta Regionale di rivedere il Piano in Oggetto e di riformularlo indicando con chiarezza date e finanziamenti da impegnare al fine di un reale abbattimento delle liste di attesa, di una stabilizzazione del personale precario e dell’assunzione del personale necessario al funzionamento dell’ospedale di Spoleto; la stessa mozione impegnava il Sindaco di farsi portavoce, in accordo con i Sindaci dei territori della Valnerina, della richiesta di un nuovo Piano Sanitario Regionale. In quella occasione il Sindaco si impegnò a riferire in consiglio degli sviluppi relativi alla sanità locale e ci aveva promesso che la commissione sanità si sarebbe riunita “almeno ogni venti giorni” per monitorare la situazione”.
“Da allora –conclude il capogruppo di Insieme per Spoleto- il Consiglio Comunale non è stato più informato degli sviluppi che la “questione ospedale” ha preso, e vogliamo fare nostre le parole del presidente dell’associazione San Matteo, sostenendo la loro battaglia in difesa della sanità pubblica nel nostro territorio. Non si può più tollerare questo tentativo di mettere sotto silenzio la questione ospedale. Non si può più tollerare la continua presa in giro nei confronti della popolazione spoletina. Non si può più restare silenti di fronte alle false promesse della Giunta Regionale ed al disinteresse del Sindaco e della sua maggioranza”.
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