La nota firmata dai sei espulsi dalla Lega: Cretoni, Fagotto Fiorentini, Flavoni, Militoni, Pompili e Zengoni
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Alla luce della presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco da parte dei “dieci” consiglieri, non possiamo ulteriormente indugiare.
In quest’ultimo periodo abbiamo mantenuto, sulla nostra vicenda, il silenzio. Un silenzio dettato dalla responsabilità e dal senso civico che da sempre ci hanno contraddistinto, diversamente da altri, nel partecipare con serietà all’amministrazione di questa città.
Leggiamo con stupore il testo della mozione di sfiducia. Non si parla nè dei tanti risultati raggiunti nonostante questo difficile periodo, a cominciare dall’affermazione del principio di legalità e trasparenza che forse a qualcuno da fastidio, nè di quanto a breve sarà raggiunto proseguendo l’attività amministrativa.
Il PRG parte Strutturale e
Operativa pronto per essere approvato in primis, per continuare con la ricostruzione delle scuole e dei molti edifici pubblici per passare poi ai milioni di euro di contributi ricevuti per interventi che attendevano da anni di essere realizzati; risultati che in caso di sfiducia del Sindaco sarebbero ritardati o annullati. Non si tiene addirittura conto dell’emergenza causata dal Covid19: questo d’altronde ce lo potevamo aspettare.
Quello che invece non ci potevamo aspettare, e che vorremmo stigmatizzare, è l’aver
rinnegato il mandato datoci dai cittadini nel 2018. Leggiamo, ad esempio, le affermazioni dei “dieci” nei confronti del Polo scolastico di San Paolo dove addirittura il TAR ha dato pienamente ragione al Comune di Spoleto dicendo che le scuole (Dante
Alighieri e Prato Fiorito) non andavano delocalizzate.
A tutti è ormai chiaro che questo è un gioco politico a scapito dell’interesse comune, una battaglia di poltrone che porta la città, anche considerata la situazione pandemica,
al massacro. Un gioco le cui regole sono state dettate da lontano e che vanno a scapito di Spoleto e degli spoletini.
Beh, noi a questo gioco non ci stiamo e l’abbiamo dimostrato fino a pagarne personalmente il prezzo in termini politici.
Accogliamo e rinnoviamo l’invito all’unità fatto dal nostro Vescovo, nell’omelia di San Ponziano, chiedendo di anteporre il bene comune alle guerre politiche.
Noi, a differenza di quanto si legge nella mozione presentata, non facciamo alcun appello ma ricordiamo ai 7 ex-consiglieri di maggioranza che in questa azione, oltre a non considerare la fase storica in cui ci troviamo, stanno rinnegando il mandato datogli dai cittadini che, nella difesa dell’ospedale, nella ricostruzione post-sisma, nella
sicurezza scolastica e nella ripartenza economica del territorio, trova oggi il suo più alto compimento.
Sandro Cretoni
Giampaolo Fagotto Fiorentini
Francesco Flavoni
David Militoni
Debora Pompili
Maria Rita Zengoni
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