Il capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Spoleto: «il pensiero va alla struttura spoletina del San Matteo degli infermi e agli sforzi fatti in tanti anni dal sottoscritto e da tanti altri colleghi consiglieri e associazioni cittadine per la sua salvaguardia nel tempo»
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Le dimissioni del Presidente della Regione Umbria nella serata di ieri, dopo quelle dell’assessore Barberini nei giorni scorsi, rappresentano il culmine di una serie di avvenimenti che pongono pesanti interrogativi sulla gestione della sanità in questa regione. Secondo le ipotesi degli inquirenti esisteva un sistema ben radicato ed organizzato per consentire assunzioni e falsare le procedure concorsuali. Non appartengo alla schiera dei giustizialisti ma il pensiero va alla struttura spoletina del San Matteo degli infermi e agli sforzi fatti in tanti anni dal sottoscritto e da tanti altri colleghi consiglieri e associazioni cittadine per la sua salvaguardia nel tempo. Sorge il dubbio che ci sia stato un preciso disegno volto a depotenziare gradualmente un presidio scomodo per questa asl a vantaggio di un altro dove poter gestire meglio determinate logiche. Auspico che il vento della novità che a breve si impadronirà della nostra regione non appena verranno fissate nuove elezioni consenta di accendere i riflettori su un settore, quello sanitario, che assorbe la maggior parte delle risorse della nostra regione.
Stando a quanto sembra emergere ora dopo ora tali risorse venivano utilizzate per garantirsi il consenso politico e perpetuare un regime che regna incontrastato sull’Umbria dal dopoguerra. È ora di cambiare, è ora di una nuova liberazione!
David Militoni – capogruppo consiliare Lega
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