Messa per i nati nell’anno 2024, l’Arcivescovo ai tanti genitori: «Ciò che avete tra braccia è l’opera più bella e più preziosa uscita dal cuore di Dio»

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  • Domenica 2 febbraio 2025 l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo ha accolto nella Basilica Cattedrale di Spoleto tanti bambini, con i loro genitori, nonni o fratellini e sorelline, che sono nati nell’anno 2024 negli Ospedali di riferimento per il territorio della Diocesi. Con loro e per loro il Presule, insieme al vicario generale don Sem Fioretti, ha celebrato quella che è conosciuta in Città come Messa per i nati nell’anno. La liturgia è stata animata dal coro della chiesa di S. Filippo, a cui si sono uniti alcuni membri della direzione sanitaria dell’Ospedale di Spoleto, diretto da Beatrice Bernardini.

    «Cari genitori – ha detto mons. Boccardo nell’omelia – siete qui con quei sentimenti di gioia e sorpresa per il grande dono che il Signore ha fatto alle vostre case, quello di una vita nuova. Ciò che avete tra braccia è l’opera più bella e più preziosa uscita dal cuore di Dio: ha messo nelle vostre mani il meglio che potesse fare. Voi, vedendo i questi bimbi che crescono e imparano a comunicare, esperimentate che il frutto del vostro amore è cosa molto buona. Ognuno di questi pargoli – ha proseguito l’Arcivescovo – porta il segno di Dio che va custodito e fatto crescere con il vostro stile di vita e il vostro esempio. E siamo qui in chiesa per chiedere la luce e la benedizione di Dio perché crescano in età, sapienza e grazia. Ma siamo qui anche per assumerci una responsabilità grave, quella di educarli: non sono dei giocattolini, ma delle persone che hanno una coscienza che va custodita e fatta crescere. Educare a diventare grandi è, al tempo stesso, una bellissima avventura e un grave peso. La base di tutto è il buon senso interiore di noi educatori che rende capace di distinguere il bene dal male, il vero dal falso».

    Al termine della Messa, tutti i presenti si sono recati in Piazza Duomo per lanciare in cielo, come da tradizione palloncini blu e rosa. «Questo gesto – ha detto mons. Boccardo – vuole essere un piccolo segno di pace che dice la nostra solidarietà e vicinanza ai tanti bambini della Terra Santa, dell’Ucraina, della Russia e degli altri focolai di guerra che non hanno più una casa e spesso nemmeno i genitori».

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    Massimo 2025-02-06 12:20:24
    Come si fa a pubblicare un simile articolo sapendo non essere veritiero? Forse chi lo pubblica non è a conoscenza.....
    Aurelio Fabiani 2025-01-17 10:02:04
    Ambeh! Ringraziala pure la Agabiti che da Assessore della Giunta Tesei ha fatto parecchio per difendere l' ospedale del suo.....
    Aurelio Fabiani 2025-01-13 20:51:58
    RIPRISTINO DI TUTTI I REPARTI E SERVIZI DELL' OSPEDALE DI SPOLETO. È ORA DI INIZIARE! CHIEDIAMO: Riaffermazione pubblica, immediata, della.....
    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.