di Mariolina Savino
Maria Assunta Toniacci, 52 anni vive in Umbria in un minuscolo borgo in provincia di Perugia. Sposata e madre di una figlia di 12 anni racconta della sua malattia. Affetta da SLA sin dal 2009, da anni non può più svolgere alcuna azione autonomamente se non muovere gli occhi.
Infatti comunica tramite l’uso di un computer con puntatore oculare tramite il quale scrive, comunica, dipinge ed in ultimo, organizza eventi, come l’estemporanea a Massa Martana dedicata a Saveri, un giovane artista scomparso.
Grazie all’incontro fortuito con Elena Wenk, arteterapeuta impegnata con persone affette da disabilità, Maria Assunta Toniacci scopre una novità fondamentale, che cambierà per sempre le sue giornate, disegnare con gli occhi».
Grazie alla scoperta fortuita di un post scritto su un gruppo di malati di SLA nella piattaforma social Facebook dove l’arte terapeuta Elena Wenk cercava chi sapesse disegnare tramite un puntatore oculare.
Maria Assunta si è proposta ed ha iniziato un percorso interessante che le ha cambiato la vita.
Maria Assunta dipinge, organizza mostre ed estemporanee, comunica, rilascia interviste, incontra i giovani, assoluta protagonista nel mondo dell’arte e della solidarietà.
Domenica 2 ottobre ci sarà la prima estemporanea organizzata dalla Toniacci, un esempio di carattere umbro forte e scevro dalla malattia della quale ne ha fatto un punto di forza.
Un esempio per tutti, un faro nella notte, un modo il suo, totalmente innovativo per vivere legata ad un letto con la leggerezza di una libellula.
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