In prima linea contro le infiltrazioni mafiose. E’ questo l’obiettivo della Commissione d’inchiesta regionale, presieduta dal consigliere Leonelli, che è tornata a riunirsi venerdì mattina e che ha ascoltato i rappresentanti delle associazioni come Libera, Cittadinanzattiva, Legambiente e Mente Glocale che fanno parte dell’osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l’illegalità. Un ottima forma di controllo ma si chiede alla Regione:
Come mai non sono state prese in considerazione tutte le associazioni riconosciute dal Ministero dell’Ambiente? Con quale criterio e” stata istituita una commissione d” inchiesta senza estendere la stessa alle associazioni presenti in Umbria e riconosciute per la salvaguardia ambientale? L’Associazione Guardia Nazionale Ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con sede legale a Terni invita a aprire la commissione di inchiesta a tutte le associazioni riconosciute e non solo a alcune. L’acquisizione di informazioni rispetto ad infiltrazioni mafiose, riciclaggio , narcotraffico e ecomafie deve dare luogo ad un osservatorio con tutte le associazioni riconosciute è quanto afferma il Dr. Alberto Raggi Presidente nazionale della Guardia Nazionale Ambientale proprio per una verifica più estesa. La Guardia Nazionale Ambientale invita la Regione a garantire massima trasparenza su questi temi delicati per contrastare i fenomeni criminosi.
Nella convinzione che si sia trattato di una dimenticanza nel coinvolgere l’Associazione Guardia Nazionale Ambientale come molte altre, si auspica la costituzione di in un tavolo aperto per tutte le associazioni di tutela ambientale riconosciute dal Ministero dell’Ambiente.
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