Lampedusa porta d’Europa: tre studenti del Liceo Scientifico di Spoleto ambasciatori di solidarietà

  • Letto 1053
  • Il loro commosso reportage

    Dal 30 Settembre al 3 Ottobre si sono svolte le giornate conclusive del progetto “Lampedusa porta d’Europa”, bandito dal MIUR, organizzato dal Comitato 3 Ottobre e terminato con la commemorazione del naufragio avvenuto 8 anni fa, in cui morirono 368 migranti. Il portavoce Tareke Brhane ha accolto docenti e studenti provenienti da 22 paesi europei, ritrovatisi a Lampedusa per tale emozionante evento. Ben 800 i ragazzi che hanno partecipato agli incontri e fra loro erano presenti anche 3 studenti del Liceo Scientifico, classe 4E scienze applicate, dell’I.I.S. Sansi-Leonardi-Volta di Spoleto. Gian Maria Candido, Ilaria Petrini e Giulia Ponellini, accompagnati dalla docente Luigina Renzi, sono diventati ambasciatori della loro scuola: i tre ragazzi hanno avuto (e avranno in futuro) il compito di condividere le informazioni acquisite, le storie ascoltate e le scene osservate con i loro compagni, che hanno comunque potuto vivere in parte questa esperienza attraverso i social media e le videoconferenze Meet, supportati nella sede di Spoleto dalla docente Santoni Tiziana durante le ore di educazione civica.
    Diversi i workshop a cui i tre giovani ambasciatori hanno partecipato: dall’incontro in prima persona con la guardia costiera ai laboratori svolti nelle classi della scuola L. Pirandello. Per quanto riguarda le storie ascoltate, i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i sopravvissuti del 3 ottobre, con i familiari delle vittime e con alcuni lampedusani che quella notte hanno salvato centinaia di vite. Inoltre, quasi che il destino avesse voluto contribuire a rendere ancora più palpabile ed immersiva l’esperienza dei nostri studenti, tra il pomeriggio del 2 ottobre e la giornata seguente, Gian Maria, Ilaria e Giulia hanno visto sbarcare in diretta al molo Favarolo oltre 400 persone, suddivise in 14 barchini e barconi.
    Ora che il viaggio alla “Porta d’Europa” si è concluso, il loro compito è quello di sensibilizzare i coetanei raccontando nel miglior modo possibile l’esperienza vissuta.
    Il breve diario che segue è stato scritto dagli alunni nel tardo pomeriggio del 02/10, precedentemente alla seconda ondata di sbarchi, avvenuta invece in piena notte, fino al giorno seguente. Il testo è già stato postato sulla loro pagina Facebook “Ambasciatori di Lampedusa”:
    “02/10/21, durante la tavola rotonda “dietro ogni numero una persona”, con Pietro Bartolo, Karen Whiting, Maria Arena, Domenec Devesa, Paolo Sciascia e il moderatore Marco Romano, in cui si è parlato della mancanza di un piano politico europeo della migrazione, siamo stati avvisati che, nel molo Favarolo, stavano sbarcando diversi barchini e barconi. Dopo una prima fase di incredulità e realizzazione, piano piano la gente del luogo, i giovani e i docenti hanno iniziato ad alzarsi e ad affacciarsi dalla balconata soprastante il porto, nonostante la conferenza fosse ancora in corso. Le parole di Bartolo facevano da sottofondo a questo spettacolo surreale: almeno 4 imbarcazioni sono state scortate dalla guardia costiera e dalla guardia di finanza sotto i nostri occhi. Al dispiacere provato verso queste persone, è seguita la commozione nel vedere l’ultima imbarcazione della guardia costiera attraccare, con un numero indefinito di migranti nella prua, che ci salutavano e sorridevano, felici di aver terminato questo viaggio tra soprusi e guerre, ma consapevoli di doverne iniziare un altro; nella speranza di trovare accoglienza e un posto da chiamare Casa.
    Lo potremmo chiamare fato, ma fato non è. È solo una tratta interminabile e infinita, fatta di giorni passati in mare senza sapere dove e come si arriverà a destinazione. Tutto ciò è infatti accaduto a sole 7 ore dal 3 ottobre; giorno in cui, 8 anni fa, persero la vita 368 persone. Nello stesso mare. Sotto lo stesso cielo.
    L’impatto emotivo, per noi studenti, è stato enorme. La differenza tra vedere immagini e sentire numeri aridi dalla televisione, o leggere post ipocriti sui social media; e invece viverlo in prima persona, osservare uomini e donne, bambini e anziani sbarcare a letteralmente 50 metri, stremati da un viaggio di 167 km, dimostra quanto la società odierna sottovaluti e sminuisca questo fenomeno, ritagliando, per un argomento dalle mille sfaccettature, un insufficiente servizio da 2 minuti al tg.
    L’indifferenza uccide. It’s always the right time for human rights.”

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
    Avete già firmato il 22 ottobre 2020, con la chiusura dell' Ospedale San Matteo. Ci basta quella per conoscere gli.....
    Trevi, al via domani in Umbria una due giorni di convegno sul tema "La cooperazione internazionale come strumento di sviluppo". Notizie da entrambi i mondi - GORRS 2024-02-29 23:47:10
    […] Source link […]
    Aurelio Fabiani 2024-02-07 08:55:12
    Il PD il nulla, sicuramente troppo, troppo poco,tardi e male e con strani mal di pancia. La Destra il tutto,.....
    Aurelio Fabiani 2024-02-02 20:14:13
    LA TESEI DI NASCOSTO VIENE ALL' OSPEDALE PER NON FARSI MALE. All' oscuro di tutti una volta arrivavano i ladri......