Spoleto Popolare e Alleanza Civica intervengono sulla vicenda del polo scolastico
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Per ogni questione che l’amministrazione comunale deve affrontare, la scelta deve essere frutto di decisioni razionali e di valutazioni ponderate, perchè da ogni scelta conseguono assunzioni di responsabilità.
Tutto ciò è ancora più importante se si tratta di scelte che riguardano la città, i cittadini e i nostri figli, scelte da assumere non nel proprio interesse ma nell’interesse della collettività.
Quello che emerge dall’esame della vicenda della costruzione del nuovo Polo Scolastico è l’approssimazione più totale del modo in cui è stato affrontato il problema; non sappiamo se fanno più rabbrividire i comportamenti posti in essere dalla Giunta De Augustinis o le conseguenze che ne sono derivate.
Sembra quasi superfluo ricordare che nel momento in cui l’Amministrazione comunale rinunciava ad un progetto di 12 milioni di euro per ricostruire le nostre scuole, avrebbe dovuto avere il buon senso e l’umiltà di verificare cosa comportasse la rinuncia; invece il tutto si è svolto in maniera a dir poco grottesca e le dichiarazioni che leggiamo sui giornali, dopo l’annuncio di Farabollini sul definanziamento, confermano ancora di più l’incapacità di questa amministrazione.
Oggi dobbiamo, ancora, sentir dire che il progetto sarebbe viziato. Ricominciamo un’altra volta gettando ombre.
Il progetto non poteva essere fatto per la presenza dell’elettrodotto; ma pensiamo veramente che sia stato redatto un progetto senza tenere conto delle distanze di legge ?
Ricordate che proprio il Sindaco inizialmente voleva fare in quella stessa area il Polo dei Licei ?
Ricordate che lo stesso Sindaco aveva detto che ciò era possibile perchè era già stato approvato lo spostamento dell’elettrodotto?
Ancora. Oggi si dice pure che la nuova scuola avrebbe fatto perdere le potenzialità della Dante.
Ma il Sindaco è al corrente di quante sezioni di quella scuola erano di fatto utilizzate o pensava ai dati demografici degli anni settanta?
Qualcuno ci può spiegare quali sono gli “interessi generali” tanto sbandierati dall’Assessore Flavoni come presupposti delle loro scelte, che in questo momento hanno già provocato un danno di 12 milioni di euro e hanno negato alla città 2 scuole nuove; forse il ripopolamento del centro storico??? Con lo spostamento della Dante Alighieri a 100 mt di distanza in linea d’aria??
E’ stata considerata, da qualcuno, l’opportunità per il Comune di avere in proprietà oltre alle nuove scuole anche gli immobili della Dante Alighieri e del Prato Fiorito, dove sarebbe sorto il polo Montessoriano, con un arricchimento per la città?
Qualcuno ha fatto i conti di come verranno ripartiti i 120 milioni di euro del Miur tra 4 regioni interessate, stanziati per portare l’indice di vulnerabilità a 1, quando pochissime scuole di queste regioni hanno un tale indice di vulnerabilità ?
Pensiamo forse che i soldi cadano a pioggia su Spoleto?
Pensiamo che tutti stiano ad aspettare le mutevoli decisioni di un’amministrazione che ancora non sa quello che deve fare?
La verità è che i fondi non sono stati tolti da qualcuno, ma l’Amministrazione Comunale di Spoleto ci ha rinunciato per un motivo puramente elettorale .
Di quante smentite ha bisogno questa Amministrazione affinché tutta la Città capisca come stanno veramente le cose?
La situazione non è grave è drammatica.
Le notizie di annunci di cause nei confronti del Commissario alla Ricostruzione perchè chiede, come aveva già più volte anticipato, il rimborso delle spese di progettazione, a questo punto inutilmente sostenute, danno il segno di come saranno i rapporti sulla complessiva ricostruzione post-terremoto.
Di sicuro si profila l’ipotesi di un danno per le casse comunali per il quale non rimarremo inermi .
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