La risposta del Partito Democratico all’assessore alla Cultura Ada Spadoni Urbani
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
La risposta dell’Assessore Urbani è talmente sconclusionata che salta di palo in frasca e nell’intermezzo si arrampica sugli specchi. È talmente caotica e priva di sostanza, esattamente come il suo operato di assessore in questo anno, che meriterebbe una sola risposta: si presenti più spesso in consiglio comunale così si schiarisce le idee.
Ricordiamo all’Assessore Urbani che il Partito Democratico ha finora messo in campo un’opposizione responsabile, sempre costruttiva e mai polemica, come ha riconosciuto anche il Sindaco. Ma per il bene della città è il caso che la signora Urbani cambi marcia, o per meglio dire che almeno ingrani la prima, perché forse non se n’è accorta ma la “macchina” Spoleto da un anno è a folle.
Sul Cartellone estivo “Spoleto d’estate…e non solo” la Urbani si smentisce da sola affermando che al 23 luglio ancora non ha il “materiale di propaganda”. Finora abbiamo visto solo i manifesti, affissi da pochissimi giorni, con annunciati eventi per lo più generici, senza date, orari e luoghi.
Come per l’anno trascorso manca una programmazione a lungo termine, in concertazione con associazioni culturali e di categoria. Per ora abbiamo visto solo annunci di eventi spot disseminati a casaccio nell’arco dell’anno. Auspichiamo che per il futuro si evitino almeno sovrapposizioni di date e luoghi di eventi similari e maggiore celerità nell’onorare i pagamenti: il bilancio comunale del 2019 è stato approvato il 1° aprile e ci risultano (almeno fino al 20 luglio) ancor diversi eventi non liquidati, nonostante le delibere firmate. Quattro mesi sono tanti per fare un bonifico. Le associazioni e le aziende che si sono impegnate meritano più rispetto.
Oltre alle critiche già scritte nel precedente comunicato (inutile ripeterci) ci domandiamo: ma la Urbani è anche Assessore allo Sviluppo economico? La Urbani dovrebbe ragguagliare la città sul suo operato. Ci faccia un resoconto. Quale sviluppo, quali ricadute e quante aziende del territorio hanno beneficiato della sua attività di Assessore allo Sviluppo economico? È fra le sue deleghe, giusto? Perché nessuno più se lo ricorda, tanta è stata l’assenza in materia.
“E allora il Pd?”. Manca solo questo nella replica della Urbani. Non sappiamo a cosa si riferisca l’Assessore parlando di appalti e “eventi fortemente patrocinati dal Pd”, non avendo il Partito Democratico fatto o patrocinato alcun evento e non essendo al governo della città da ben oltre cinque anni. Di che parla? Di chi? Di quali anni? Incomprensibile. L’ultima amministrazione targata Pd risale al maggio 2014. L’assessore si aggiorni.
E per quanto riguarda il sentirla “come parte attiva della nostra sconfitta”, non si prenda meriti che non ha. L’assessore Urbani non si è neanche candidata alle ultime elezioni, non ha misurato il suo consenso come invece hanno fatto un anno fa molti dei suoi colleghi che oggi siedono in consiglio comunale. Sarà forse anche per questo, che da quei banchi bipartisan, arrivano borbottii e mal di pancia riguardo al suo modestissimo operato.
Partito democratico di Spoleto
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