Aperte anche le porte della mostra, frutto del progetto di plesso di quest’anno
Oggi, con l’ultimo giorno di scuola, alla Primaria “G. Sordini” di Spoleto si è salutato un nuovo intervento presso l’Istituto Spoleto 2, di Ob Queberry, poliedrico street artist spoletino.
Alle ore 10,30, alla presenza dell’assessore Renzi, del vice sindaco Lisci, del presidente della Fondazione Carispo Pompili, del dirigente dell’Istituto Lucidi e di altre rappresentanze, si è infatti inaugurato il murales “La pace che vorrei”, nato dallo spunto che gli alunni hanno dato, con un loro brainstorming creativo, all’artista. Di questi tempi la pace e la sostenibilità ambientale sono emergenziali e i bambini hanno saputo cogliere in immagini le suggestioni di questi temi, dando la possibilità ad Ob Queberry di farne una lettura di grande respiro: l’immagine di una terra sfocata, accolta dall’intreccio di piante e animali che appaiono ormai le uniche certezze; del resto se c’è un libro sempre aperto per gli occhi, questo è la Natura.
In corrispondenza con l’evento la Scuola Primaria ha aperto anche le porte della mostra, frutto del progetto di plesso di quest’anno, “La città che vorrei”: un viaggio che, partendo dal proprio territorio, ha tentato di far conoscere il passato, per valorizzare e promuovere il futuro.
Ad ogni classe è stata assegnata una zona della città: visite, ricerche ed elaborati plastici e creativi raccontano il percorso intrapreso dalle classi nella conoscenza attiva del passato, con lo sguardo dritto verso il futuro. La mostra infatti definisce una Spoleto futuribile, vista con la creatività e i colori dei bambini.
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