Più di 270 plichi contenenti documenti, scritti, foto, incisioni, disegni. Dal saluto della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini alla documentazione del Teatro Lirico Sperimentale, dai guantoni del maestro di boxe Gianni Burli, fino ai messaggi del vicesindaco Maria Elena Bececco e dell’ Arcivescovo Renato Boccardo.
E poi i tanti lavori realizzati in queste ultime settimane dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole di Spoleto, libri che raccontano la storia passata e presente della nostra città, riflessioni sul mondo di oggi e immagini di come pensiamo possa cambiare in futuro, pagine di giornali ed interi quotidiani, addirittura l’ultima sigaretta di un futuro ex fumatore, insieme alla storia di tante persone, famiglie e aziende che hanno voluto lasciare la propria testimonianza agli spoletini del 2118.
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Si è svolta oggi pomeriggio in Piazza del Mercato la cerimonia di interramento delle due scatole realizzate dalla Tecnokar in collaborazione con l’Ing. Luca Paolucci, uno scrigno della memoria per consegnare alle generazioni di domani una parte della Spoleto di oggi. Un sampietrino di ottone – realizzato dall’orafo spoletino Enrico Morbidoni – segna da oggi il punto esatto della piazza dove sono state posizionate le capsule.
È stata una vera e propria festa della città, a cui hanno partecipato tantissimi spoletini, accompagnati dalle note della Banda musicale Città di Spoleto e del violinista Federico Orazi, insieme ai canti intonati dal Piccolo Coro della Valnerina del Teatro Lirico Sperimentale e agli attori Fausto Manasse e Antonietta De Santis che hanno recitato un brano tratto da “Le operette morali” di Giacomo Leopardi.
Dopo Boston, Blackpool, Olympia e la cripta della civilizzazione della Oglethorpe University di Atlanta, anche Spoleto ha lasciato quindi ai posteri la sua capsula del tempo, unendosi così alle esperienze monitorate dall’International Time Capsule Society, un modo per dare spazio alla fantasia e ai sogni, che ha permesso al racconto del nostro tempo di essere il più esaustivo possibile per chi verrà dopo di noi. La raccolta delle testimonianze, la promozione dell’evento e la realizzazione della cerimonia, sono stati possibili grazie alla preziosa collaborazione di Leonilde Gambetti e Moreno Carlini.
La bella iniziativa della “CAPSULA DEL TEMPO”, dovuta alla fervida inventiva dell’Assessora Camilla Laureti, ha segnato un momento significativo per la Città di Spoleto; ancor più toccante sarà l’evento della inaugurazione dell’intera Piazza del Mercato, che avverrà prossimamente.
La cerimonia di “incapsulamento” è stata però caratterizzata da una strana gaffe , forse dovuta a dimenticanza, della Vice-Sindaco Bececco che, dopo aver ringraziato praticamente tutti i protagonisti della importante realizzazione, si è scordata di citare il nome (almeno quello!) dell’Assessore Loretoni, che ha dedicato ore e ore, giornate intere, mesi addirittura, per seguire i lavori (compresi quelli della capsula) , colla pioggia e col sole, dall’alba al tramonto. E pensare che la cittadinanza, vedendolo così assiduo ed attivo , lo considera la Punta di Diamante dell’intera realizzazione. Pare inoltre che alcuni dei presenti abbiano segnalato, nell’orecchio, alla Bececco la non gradevole circostanza, restando inascoltati.
Fabrizio Cardarelli, secondo me, non si sarebbe mai comportato così.