“La gestione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza”, convegno nazionale al Centro Operativo Beni Culturali di Santo Chiodo

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  • Chiodetti: “Purtroppo la fragilità del nostro Paese ogni giorno impone uno studio attento delle esperienze maturate negli anni di fronte a situazioni emergenziali”

     
    “La gestione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza” è il titolo del prestigioso convegno nazionale – a cui il Comune su proposta dell’assessore alla cultura Danilo Chiodetti ha dato il patrocinio – che si terrà nel Centro Operativo Beni Culturali di Santo Chiodo il 15 e il 16 dicembre prossimi. Spoleto quindi, dopo il primo convegno incentrato sul terremoto del 2016 in Valnerina, si pone ancora una volta alla ribalta nazionale, in un settore nel quale è leader. Il convegno è organizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria in collaborazione con l’associazione VirArt ODV e finanziato dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca ed Istituti Culturali del Ministero della Cultura. Verterà sui temi del recupero, conservazione e messa in sicurezza dei beni culturali in situazioni emergenziali allargando gli orizzonti geografici, con l’intenzione di esplorare, approfondire e mettere in dialogo le esperienze di recupero e gestione nelle catastrofi naturali che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni.
     
     
    Vedrà interventi di illustri relatori delle professioni legate al tema del convegno e delle istituzioni protagoniste delle attività di recupero, messa in sicurezza e restauro in situazioni di emergenza e calamità naturale: architetti, restauratori, storici dell’arte e di tutti i professionisti che lavorano in contesti emergenziali su specifici casi di recupero e messa in sicurezza in situazioni limite.
    “Siamo convinti – dichiara l’assessore alla cultura Danilo Chiodetti – dell’importanza di appuntamenti come questo. Purtroppo la fragilità del nostro Paese ogni giorno impone uno studio attento delle esperienze maturate negli anni di fronte a situazioni emergenziali. L’Umbria e Spoleto in particolare possono essere punto di riferimento. Ringrazio il Ministero, la Soprintendenza, il dottor Nicola Bruni che ne è funzionario restauratore per aver messo in campo un convegno che certamente aiuterà a individuare le migliori soluzioni a salvaguardia dell’immenso patrimonio culturale di cui l’Italia è fiera”.

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