La Fondazione Santa Rita da Cascia onlus presenta il nuovo progetto di accoglienza delle Monache di Santa Rita

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  • “Affidiamo all’Immacolata i malati e le famiglie. Sostieni la ristrutturazione della Casa di Santa Rita e rendiamo la preghiera un’opera concreta”

    “Affidiamo all’Immacolata i malati e le loro famiglie perché gli venga sempre assicurata la presenza reciproca, annullando sacrifici e barriere economiche. Questa è la preghiera che, insieme, possiamo rendere opera concreta col progetto ‘La Casa di Santa Rita’ e garantire ai malati ricoverati all’Ospedale di Cascia per la riabilitazione il diritto ad avere i propri cari accanto. Perché nessuna condizione deve impedirgli di contare sul loro sostegno e sull’amore. Chiunque può, anche con un piccolo gesto, ci aiuti a fare in modo che la nostra casa per accogliere gratuitamente le famiglie dei malati diventi presto realtà”.

    È l’appello di Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, che sta raccogliendo fondi per i lavori di ristrutturazione necessari alla realizzazione del progetto delle monache.

    Per sostenere La Casa di Santa Rita visita il sito: casa.santaritadacascia.org/natale/dona

     

    LA CASA DI SANTA RITA: PER DARE UNA RISPOSTA AI MALATI – “L’idea di creare una casa dove accogliere i familiari dei malati – sottolinea la Priora – nasce da una richiesta di aiuto. Quella di un ragazzo con una lesione midollare, che dopo anni di terapie ha ripreso l’uso delle braccia. A inizio 2020, ha visto nella riabilitazione di Cascia la speranza di migliorare ancora, ma senza i suoi genitori, che non potevano pagare le spese per accompagnarlo, non sarebbe venuto. Poi, hanno chiesto a noi monache e li abbiamo indirizzati a una famiglia vicina all’ospedale che li ha ospitati. Con le cure ricevute – conclude l’agostiniana – quel ragazzo ha migliorato ancora la sua vita. Così, grazie a lui, abbiamo pensato a come dare una risposta concreta ai bisogni dei malati, che hanno diritto a non rinunciare alle migliori cure contando anche sulla forza dei loro cari. Fa la differenza, perché sentirsi amati vuol dire sentirsi vivi”.

    DAL DIRITTO ALLA SALUTE AL DIRITTO ALLA PRESENZA DELLA FAMIGLIA – Per il diritto alla salute le agostiniane si sono molto impegnate dopo il sisma 2016, che ha distrutto il vecchio ospedale. Grazie alle donazioni di tanti, infatti, hanno riconvertito in struttura ospedaliera un edificio del monastero, dando nuovo avvio all’Ospedale di Cascia. Ora, le monache lanciano un’ulteriore missione di carità, prefiggendosi la ristrutturazione dell’ala nord di quell’edificio per trasformarla ne “La Casa di Santa Rita”. Qui, accoglieranno gratuitamente le famiglie che non possono pagare una sistemazione in affitto o in albergo, garantendo la loro presenza ai malati. Si tratta di un appartamento di 240 mq, al 2° piano dell’Ospedale di Cascia, centro specialistico d’eccellenza a livello nazionale. Nel reparto di riabilitazione, sono ricoverati pazienti con malattie neurodegenerative, ortopediche e reumatiche, che spesso arrivano da altre regioni d’Italia. La Fondazione Santa Rita da Cascia onlus, nata nel 2012 per volontà delle claustrali proprio per esprimere concretamente il loro aiuto al prossimo, sta raccogliendo i fondi per avviare i lavori di ristrutturazione. Così, “La Casa di Santa Rita” sarà costruita sull’amore: diventerà un posto sicuro e accogliente per tante famiglie che potranno essere vicine ai loro cari per tutto il periodo di cure, che durano fino a 90 gg. Il primo obiettivo è raccogliere 130.000 euro per mettere a norma gli impianti e installare il riscaldamento. Poi si procederà con la realizzazione della scala di ingresso e la rifinitura di ambienti e arredi. Un progetto ambizioso che le agostiniane contano di realizzare grazie al contributo di tante persone.

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    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....