Riceviamo e pubblichiamo dal Partito Democratico di Spoleto:
L’incontro della Conferenza dei Capigruppo, unitamente al City Forum, al TDM ed ai tre Esperti (o Saggi), organizzato giovedì 1 giugno in Comune, arriva con sei mesi di ritardo, in aggiunta senza la presenza del primo cittadino!
Il Sindaco Cardarelli, come da mandato ricevuto all’unanimità dal Consiglio Comunale, avrebbe dovuto confrontarsi prima con le parti interessate e con la città nelle sue variegate espressioni. Avrebbe dovuto recepire a priori le istanze di chi, da anni, lotta per difendere le peculiarità dell’Ospedale spoletino. Ha invece preferito blindare per settimane e settimane il documento elaborato dai Saggi, confrontandosi istituzionalmente solo con il suo collega di Foligno e con l’Assessore Regionale, venendo meno quindi all’impegno assunto.
Ci si sarebbe potuti persino passar sopra, vista ormai l’abitudine spoletina di decidere senza partecipare e coinvolgere. Non possiamo farlo, però, perché tutta la vicenda si sta contornando di ridicolo. E’ ridicolo, per esempio, che il Sindaco di Spoleto, nella recente riunione di Trevi, lodi il documento elaborato dai Saggi e, subito dopo, venga ufficialmente presentato un documento, “rivisto” dalla direzione aziendale della USL Umbria 2.
Lo sapeva di questa rivisitazione il nostro Sindaco? Se lo sapeva, perché ha taciuto; e se non lo sapeva, perché non si e’ ribellato?
Perché si e’ trincerato dietro le solite accuse di eccessivo campanilismo; dietro alla constatazione che il documento è stracciabile e modificabile; dietro alla emozionante necessità di unire le forze? Non risponda, il sindaco, con il trito ritornello di sempre (dopo quello della mancanza di soldi), ovvero che il PD, stando anche al governo della Regione, e’ sempre responsabile di ciò che avviene; oppure che il PD ha sempre governato questa città.
Se questa continua ad essere la giustificazione, a Cardarelli rimangono due sole possibilità: o venire nel PD, o fare veramente il Sindaco! Si era impegnato a far meglio di noi, a stravolgere la città, ad essere il Sindaco della gente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: mai come in questi ultimi tre anni il nostro Ospedale ha subito spoliazioni di servizi ed eccellenze. Ammesso, e non concesso, che la colpa sia da ricercare altrove, la nostra domanda è: quali azioni eclatanti il Sindaco Cardarelli ha messo in atto per scongiurare tutto ciò? Ha usato solo due armi: il silenzio e l’arroganza.
Far organizzare adesso la partecipazione sul documento dei Saggi, quando cioè le carte sono scoperte, è come chiudere la stalla dopo che i buoi sono usciti. Il “giochino” è chiaro: trovare a priori l’accordo con chi decide, poi coinvolgere i cittadini per far finta di diventare il loro paladino su eventuali richieste che, già sa, non verranno accolte o verranno accolte in parte.
Ma tutto ciò gli servirà per dire: “Io c’ho provato, non e’ colpa mia!!”.
Non sarebbe forse stato meglio avanzare una proposta, costruita con la città, prima di un pronunciamento, anche se rivedibile, della Regione?
Anche questo e’ colpa dell’Assessore Regionale? Il problema dell’Ospedale non ha colore politico, ma solo una valenza di buon senso. Noi del PD spoletino faremo la nostra parte, in qualsiasi contesto istituzionale, tant’è che abbiamo già convocato il nostro Comitato Tecnico Sanitario per analizzare il tutto.
Avremmo voluto farlo prima, ma la porta era blindata!
La porta era blindata!!!! Scusatemi: ma da chi?