L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve: «Questi luoghi devono tornare a nuova vita»
Un solo piano fuori terra, rettangolare, per una superficie complessiva di 266 mq ed un volume di 1.105 mc. Un salone di 170 mq, tre stanze per attività, depositi e servizi. Costo: poco più di 400.000 euro. Tutto antisismico. Sono le principali caratteristiche del Centro di Comunità inaugurato la sera di venerdì 16 giugno a Norcia, presso il complesso della Madonna delle Grazie (la chiesa è crollata e il vecchio convento dei Cappuccini è da abbattere), progettato e realizzato da Caritas Italiana, col sostegno della delegazione Caritas Nord-Est.
La Caritas nelle zone colpite dai terremoti, tra l’altro, interviene con la costruzione di questi centri polifunzionali, di pubblica utilità nelle emergenze, pensati come luoghi per la liturgia e le attività pastorali, sociali, culturali e ricreative. Questo di Norcia è il primo realizzato in Valnerina dopo i terremoti di dieci e otto mesi fa che hanno distrutto case, chiese, edifici pubblici, ma soprattutto la speranza delle persone che in questo territorio per la terza volta in trentotto anni devono ricostruire l’abitazione e il tessuto sociale delle comunità. I locali sono stati benedetti dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, alla presenza di mons. Renato Boccardo arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Francesco Antonio Soddu direttore di Caritas italiana, don Marco Rufini parroco di Norcia, don Marino Callegari delegato Caritas Nord-Est, Giorgio Pallucco direttore Caritas Spoleto-Norcia, Catiuscia Marini presidente della regione Umbria, Nicola Alemanno sindaco di Norcia, oltre naturalmente a molti fedeli nursini. Presenti anche numerosi sacerdoti dell’Archidiocesi di ritorno dalla tre giorni di assemblea del clero a Roccaporena di Cascia. L’arredamento del Centro è stato offerto dalla comunità – Parrocchia di S. Giorgio, Associazione “Sentieri di pace” Onlus, gruppo cinghialai – di Osteria Grande di Castel S. Pietro Terme (BO), presente con una piccola delegazione guidata da Maurizio Ferrari.
Dopo l’avvio del momento di preghiera, il parroco di Norcia don Marco Rufini ha salutato i presenti: «Questo Centro – ha detto – è un invito a ricostruire ancora meglio di prima la nostra città. In questo momento mi piace pensare alle tante persone che hanno risposto all’appello della Caritas e hanno contribuito alla realizzazione della struttura. Tra tutti, ho in mente una signora che percepisce 600 euro di pensione e che mi ha consegnato due euro, importantissimi per arrivare a fine mese. Sono queste piccole gocce di carità che hanno permesso questo e che fanno ben sperare».
Cardinale Bassetti. «Sono lieto di essere di nuovo tra voi – ha detto il card. Bassetti – per portarvi il mio saluto e quello di tutta la Chiesa italiana. Siamo qui per inserire un ulteriore tassello nel grande progetto di rinascita di questa cara città di Norcia e del suo territorio. Un segno di risurrezione per una terra che l’Italia, ma oserei dire il mondo intero, guarda con ammirazione e con sentimenti di umana sofferenza e solidarietà: la terra di S. Benedetto cara a molti popoli d’Europa e del mondo! In questi luoghi non meritano abbandono né uomini, né bestie e nemmeno le antiche pietre crollate, incastonate nei secoli come fossero gioielli preziosi. Questi luoghi – ha proseguito il Presidente della Cei – devono tornare a nuova vita, lo vogliono con forza gli abitanti che restano nei pressi delle loro case e anche quelli che se ne allontanano soltanto per riprendere forza, e che vogliono tornare per ricominciare la vita di sempre, lenta ma fattiva».
Sindaco e Presidente Regione. Il sindaco Nicola Alemanno nel suo intervento ha sottolineato come questa inaugurazione rappresenti un segno di speranza importante per la comunità nursina e ha ricordato i vari colori della solidarietà che hanno sostenuto la culla di S. Benedetto in questa emergenza: Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Protezione Civile, Caritas ecc… La presidente Marini ha ringraziato la Caritas per esserci sempre, nelle fasi di emergenza «ma soprattutto – ha detto – nell’ordinario, nei vari progetti per i migranti, per le fasce più povere della popolazione umbra».
Arcivescovo Renato Boccardo. «Il sisma – ha detto poi mons. Boccardo, che ha calorosamente ringraziato il card. Bassetti, alla sua prima uscita ufficiale in una Diocesi italiana dopo l’elezione a Presidente dei Vescovi della Penisola – ha privato Norcia di tutte le chiese e questo Centro è il segnale con cui la comunità cristiana dà volto all’urgenza di azioni concrete. Abbiamo bisogno di vedere che ricostruire non solo è possibile ma si può fare. Questo Centro – ha proseguito – deve rappresentare per quanto possibile un ritorno alla normalità per la parrocchia di Norcia. Ci fa piacere sapere che non siamo soli e da oggi siamo più convinti nel dire che ricominciare è possibile». Il Presule ha voluto che nel Centro ci fosse l’immagine della Madonna Addolorata giunta dal deposito dei Beni Culturali al Santo Chiodo di Spoleto, cui la gente di Norcia è molto devota, recuperata intatta da sotto le macerie dell’omonima chiesa. Il quadro è stato svelato dai due Vigili del Fuoco, provenienti da Grosseto, protagonisti del salvataggio. L’opera rimarrà nel Centro di Comunità: anche questo è un piccolo segno di ritorno alla normalità. Due video clip proiettate nel maxi schermo hanno fatto vedere ai presenti le immagini dell’estrazione del quadro dalla chiesa. Grande la commozione delle persone, che ben può essere sintetizzata da quanto una anziana signora ha detto a mons. Boccardo: «Grazie Eccellenza, da oggi smettiamo di piangere, inizia la stagione del sorriso e della speranza».
Direttore Caritas Italiana. Soddisfatto anche il direttore di Caritas italiana mons. Soddu che all’agenzia stampa della Conferenza Episcopale Italiana, Sir, presente a Norcia con un giornalista ha dichiarato: «Un luogo che mostra l’attenzione dell’intera Chiesa italiana nei confronti di questi luoghi colpiti dal terremoto. È una bella soddisfazione che in tempi così ragionevoli siamo arrivati a consegnare alla diocesi di Spoleto-Norcia, una tra le più colpite dai terremoti dello scorso anno, un’opera così importante. I Centri di Comunità vogliono essere un punto di aggregazione e di incontro per evitare che le comunità colpite dal sisma si sfilaccino e mantengano intatta la loro identità».
Altri Centri Comunità. In Valnerina, oltre a quello di Norcia, sorgeranno altri quattro Centri di Comunità, là dove il sisma ha fatto crollare o lesionato seriamente chiese parrocchiali e canoniche: a Cascia (i lavori sono già in fase avanzata) col sostegno di Caritas Italiana e della delegazione Caritas Campania; ad Avendita di Cascia col sostegno di Caritas Italiana e della delegazione Caritas Sardegna; a Campi-Ancarano di Norcia grazie alle Caritas diocesane di Como e Mantova; a Cerreto di Spoleto con l’aiuto di Caritas Austria.
La serata si è conclusa con un momento di fraternità in cui il Cardinale ha dialogato con i presenti, in particolare con un gruppo di adolescenti di Norcia. Prima di ritornare a Perugia il Presidente della Conferenza episcopale italiana ha benedetto due nuove macchine della Polizia Locale e un’autovettura dei Carabinieri.
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