Il comunicato stampa del Partito Democratico
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Una decisione non condivisa, improvvisata e completamente disorganizzata, così la governatrice dell’Umbria impone all’ospedale di Spoleto di destinare 30 posti letto ai malati Covid, dei 60 ormai a disposizione. Non si è infatti nemmeno pensato di creare letti-Covid in proporzione alle disponibilità complessive dei singoli nosocomi. Trenta posti allo stesso modo di Foligno che di posti letto ne ha 350; trenta posti a Perugia che ne conta 600. Ancora una volta Spoleto diventa la città più penalizzata dell’Umbria e poco importa alla Presidente Tesei e all’assessore alla sanità Coletto se il personale non è sufficiente a fronteggiare la situazione.
Non è bastato chiudere sette mesi l’ospedale e degli otto reparti di cui era dotato averne riaperti soltanto quattro. Non è bastato aver ridotto i posti letto da 120 a 60, ora si torna ad umiliare 60mila abitanti. Sulla pelle di tante persone devono forse Tesei e Coletto dimostrare al Governo nazionale di essere all’altezza di una situazione che gli è completamente sfuggita di mano? Devono coprire la loro totale inefficienza sotto il tappeto della vergogna? Se avessero un minimo di pudore dovrebbero dimettersi immediatamente e restituire dignità all’istituzione regionale che nelle loro mani è stata ridotta da esempio nazionale per la sanità a fanalino di coda.
Il Partito Democratico di Spoleto chiede che venga immediatamente annullata la decisione di destinare posti letto ai malati Covid nel San Matteo degli Infermi. Spoleto ha già dato e non è disposta ad ulteriori sacrifici che darebbero il definitivo colpo di grazia alla sanità cittadina.
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