Dal 20 agosto il Roof Garden diventa cornice dell’evento che ospiterà spettacolari performance artistiche, dj set, coreografie di danza e numerosi live
di Alessio Cao
(DMN) Spoleto – Nonostante i cambiamenti di programma, dovuti alla pandemia, arriva la 63° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, accompagnata per l’occasione dal FuoriFestival, un luogo in cui arte e creatività si muovono e combinano tra loro le secolari tradizioni locali con sperimentazioni contemporanee. Cornice dell’evento il Roof Garden Square, ai piedi della Rocca, Official Meeting Point del Festival. Tutto prenderà vita il 20 agosto e per dieci giorni la location sarà protagonista delle giornate spoletine con spettacolari performance artistiche, dj set, coreografie di danza e numerosi live, ospitando ben 30 artisti. Tra questi ne troviamo alcuni provenienti da Trascendanza come i dj Nanni L’Altro, Federico Cassetta e il live set di Vaisa. Presenti anche Domenico Rosa, Pancratio, GNMR, Giammarco Orsini, Dj Tree, Niff, G-AMP, Max P, Franco B, Clapgen, PMP, Friber, SBS, Carlo e Bonza, Marco Ragni di cui i live del duo European Vampire, Ssiege, FTG, e Carletto. Per la danza ci sarà una performance di Clotilde Cappelletti, ballerina di danza contemporanea e performance artist con uno spiccato interesse verso la creazione. Per la parte artistica invece saranno presentati sette progetti originali di arte ambientale che verranno realizzati da altrettanti sette studenti Rufa dei vari corsi del dipartimento di arti visive. A concludere le dieci giornate del FuoriFestival, e allo stesso tempo racchiudere tutte le forme artistiche presenti durante l’evento, sarà Salò, ovvero il progetto sperimentale di musica-danza-arte di Toni Cutrone, Giacomo Mancini, Emiliano Maggi e Stefano Di Trapani. Un nuovo rinascimento romano “sognante e decadente”, composto da musica noise, scenari psichedelici, simbolismi mitologici e costumi barocchi, creando così un live che scardina le regole del concerto e dell’intrattenimento artistico contemporaneo.
Il tema principale di questa edizione, sviluppata in collaborazione con il progetto artistico RUFA “Ecosofia”, sarà il concept di “Eco-Society”. Un connubio questo che invita a riflettere su otto principi fondamentali dell’ecologia profonda, elaborati da Arne Naess e George Session:
1) Il fiorire della vita umana e non umana sulla Terra ha un valore intrinseco. Il valore delle forme di vita non umane è indipendente dall’utilità che queste possono avere per i limitati scopi umani.
2) La ricchezza e la diversità delle forme di vita sono valori in sé e contribuiscono alla prosperità della vita umana e non umana sulla Terra.
3) Gli esseri umani non hanno il diritto di ridurre questa ricchezza e questa diversità, se non per soddisfare bisogni vitali.
4) L’attuale interferenza umana nel mondo non umano è eccessiva: la situazione sta peggiorando rapidamente.
5) Il fiorire della vita umana e delle diverse culture è compatibile con una sostanziale diminuzione della popolazione umana. L’esistenza stessa delle forme di vita, non umane, esige tale diminuzione.
6) Un miglioramento significativo delle condizioni di vita richiede un cambiamento nelle politiche attuali. Queste politiche influiscono sulle strutture economiche, tecnologiche e ideologiche fondamentali.
7) Il primo cambiamento ideologico dovrebbe consistere nell’apprezzare la qualità della vita invece di promuovere un alto tenore di vita. Ci deve essere una profonda consapevolezza della differenza tra ciò che è grande dal punto di vista quantitativo e ciò che lo è dal punto di vista qualitativo.
8) Coloro che sottoscrivono questi punti si impegnano a partecipare, direttamente o indirettamente, allo sforzo di realizzare le trasformazioni necessarie.
Lascia un commento