Il comunicato stampa dei consiglieri comunali del Partito Democratico e Ora Spoleto
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Da ieri, o forse da prima ma ieri ufficialmente, non c’è più la maggioranza che si era presentata unita e compatta con il candidato Sindaco De Augustinis poco più di due anni fa alla guida della città.
Ci piace ora ricordare che i partiti che hanno aperto la crisi in maggioranza sono gli stessi che hanno scelto il candidato e ci piace ricordare la durezza di quella campagna elettorale basata sulla convinzione che De Augustinis fosse il “Sindaco giusto”.
Ora bisogna fare le opportune valutazioni politiche e aprire la crisi, lo dobbiamo non solo ai consiglieri comunali ma a tutta la città perché con una maggioranza così risicata non c’è la possibilità di prendere decisioni importanti che devono essere prese ora.
Mancano all’appello i 3 consiglieri di Fd’I e metà gruppo di FI e oggi la maggioranza può contare solo su 12 voti sui 13 necessari per governare (come dimostrato dalle pratiche collegate al bilancio che hanno visto sempre l’approvazione con 12 voti grazie all’azione politica dei gruppi di opposizione che non partecipando al voto hanno evidenziato la crisi politica insanabile della Giunta De Augustinis).
Chiediamo con forza che si istituzionalizzi la crisi con i passaggi formali normati dal TUEL, dallo Statuto e dal Regolamento comunale che il consiglio e la città tutta meritano.
Il sindaco prenda atto della situazione e rassegni le dimissioni. Trovi la quadra insieme alle forze politiche con cui si è presentato alle elezioni nei 20 giorni che la legge gli concede e se questo, come sembra, risulta impossibile, ponga fine a questa situazione in cui i partiti di maggioranza hanno precipitato la città, con 4 consigli comunali in tre mesi conclusi con la mancanza del numero legale.
Troppo facile per le forze politiche del centrodestra fuggire dalle responsabilità di governo cercando di cancellare con un colpo di spugna due anni di inerzia politica e di discussioni fuori e dentro il consiglio.
In ultimo, paradossale, anche il comunicato della Lega che afferma che voterà di volta in volta le pratiche nell’interesse della città, giunto pochi minuti dopo aver votato l’aumento indiscriminato dal 45 al 55% della TARI a tutte le famiglie spoletine.
Se questo è quello che intendono per “interesse della città“ noi ne facciamo tranquillamente a meno.
Anche perché Spoleto non è l’unico caso di malagestione politica e dove il centrodestra governa, dalla Regione a Montefalco, dove a causa del buco di bilancio lasciato in eredità dalla Tesei potrebbe arrivare un Commissario, fino a Terni, Umbertide e Todi, il quadro è ovunque lo stesso e il cambiamento richiesto dagli elettori si trasforma in immobilismo, poca visione e tante discussioni interne.
I CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO E DI ORA SPOLETO
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