La nota della Lega Spoleto
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
“La notizia è importante: boom di turisti a Spoleto per il week-end di Pasqua. Un fatto di cui rallegrarsi sicuramente, ma i dati e le cifre devono essere ben analizzati, altrimenti sono soltanto numeri buttati a caso, e non si fornisce un buon servizio alla città”. A intervenire è la Lega Spoleto che prosegue:
“La Giunta Sisti fornisce solo alcuni numeri sulle presenze dei turisti, ma più voci iniziano a contestare e sottolineare l’assenza del tanto declamato marketing turistico, denunciando un’amministrazione purtroppo seduta sugli allori di Spoleto.
Vediamo nel dettaglio queste cifre. L’associazione Guide Turistiche Italiane (GTI) segnala una forte presenza di gruppi in tutte le città d’arte umbre, Perugia, Assisi, Gubbio e Spoleto; ma anche nei piccoli borghi come Rasiglia, Bevagna e Spello. Oltre al fortissimo punto attrattivo ternano con l’asse Lago di Piediluco e cascata delle Marmore capace da solo di attirare decine di migliaia di persone. Questo mostra come effettivamente abbia funzionato il marketing turistico regionale, quello si, che ha premiato tutta l’Umbria.
Per Spoleto i numeri forniti dall’amministrazione Sisti parlano di circa 4000 ingressi nei musei, e 40.000 passaggi di mobilità alternativa, a fronte di 3770 auto parcheggiate. Nel dettaglio sono stati registrati 2000 ingressi alla Rocca e Museo del Ducato, mentre solo 411 ingressi a Palazzo Collicola, 972 alla Casa Romana, 322 alla Chiesa Santi Giovanni e Paolo. Questi numeri meritano attenzione perché qui l’amministrazione Sisti va in crisi, essendo priva di un marketing turistico, non spiega infatti questo risultato.
Perché a fronte di una SpoletoCard che offre 6 musei in visita con unico ingresso viene fornito di fatto un dato falsato, e non si capisce se siano numeri relativi a singoli ingressi oppure ripetuti grazie al biglietto multiplo. Nessuna informazione viene data sull’impatto avuto dalla tassa di soggiorno, confermando o meno la bontà di questa misura adottata.
L’analisi dei flussi turistici, che per ovvie ragioni ha una sua rilevanza al netto del 2020, mostra come Spoleto sia caratterizzata da numeri paragonabili a molte città umbre, mentre il dato che deve essere valutato è il fatto che alcune mete turistiche umbre godono di maggiore attrattività. L’asse Trasimeno-Perugia-Assisi, ad esempio, da solo raccoglie circa il 50% degli arrivi e presenze, mentre Foligno, Orvieto e la stessa Terni sorpassano la nostra città. La sola Cascata delle Marmore ha registrato una media di oltre 5000 ingressi al giorno e la recente ruota panoramica installata a Terni, un oggetto nuovo e singolare, è stato capace di staccare ad oggi circa 5000 biglietti.
L’assessore al marketing del Comune di Spoleto, il quale definisce le aree camper come elemento positivo, dimentica che quelle aree, che abbiamo scoperto essere poco più di un parcheggio, danno un apporto numerico sulla città secondario, dato che le piazzole camper presenti sono: 25 nell’area ex-Spoleto-Norcia e 18 in Via del Tiro a Segno per un totale di 43 piazzole camper che si riferiscono a circa 150 persone in transito in città. Un numero trascurabile rispetto al flusso turistico naturale di Spoleto.
Ora, stando ai flussi del 2020 e 2021 ma anche con riferimento alle serie storiche, il monitoraggio effettivo parte proprio dal mese di aprile e sarà da adesso in poi che cominceremo a capire le vere differenze. Una città come Spoleto deve essere amministrata anche a partire da analisi dati di questo tipo, incrociando la tipologia della domanda con le caratteristiche del territorio; sicuramente non fornendo dati e cifre in maniera casuale e confusionaria. A questo serve il marketing turistico. Ad avercelo.
Segnaliamo, infine, che al momento attuale sono in corso i lavori postumi di manutenzione dell’area camper della ex-Spoleto-Norcia. Come diciamo qui dalle nostre parti: dopo i fuochi”.
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