Grande successo per la mostra “Naturalmente” con opere di Massimo Ripa e Tonino Priori, inaugurata alla presenza del sindaco Fabrizio Cardarelli domenica 24 aprile 2016 a Spoleto (Pg) in Via Saffi N° 18.
L’esposizione, visitabile tutti i giorni sino a domenica 1° maggio 2016 (ore: 10-12:30/16-19:30), comprende circa trenta lavori, quindici per ogni artista.
L’evento espositivo segna l’inizio di un sodalizio artistico tra due personalità differenti ma legate da un comune denominatore: la ricerca del principio, della forza e dell’essenzialità “di aspetti che da sempre hanno legato l’uomo al rispetto dei suoi simili e all’ambiente che lo circonda, immaginando uno scenario ancora puro e privo di contaminazioni”.Massimo Ripa, diplomato all’istituto d’Arte di Fermo, dal 1988 è designer di gioielli che realizza con la tecnica della microfusione a cera persa. E’ un artista- alchimista che manipola e trasforma la materia, sfidandone l’idea di staticità. Dalla capacità di lavorare i metalli e di trattare le pietre preziose e semipreziose nascono i suoi quadri-gioiello: opere in bilico tra pittura, scultura e arti applicate, che catturano la luce e la trasformano in sfumature argentee, rosee, brune e nelle cui forme plastiche si nasconde a sorpresa un elemento mobile: un gioiello, appunto, estraibile e indossabile imprigionato/incastonato nella materia. I primi quadri-gioiello di Massimo Ripa risalgono al 2002, esposti negli anni in diversi contesti, iniziando dalle più importanti mostre di oreficeria a Vicenza, Milano, Singapore e Roma. Fino ad oggi l’artista ha realizzato una quarantina di quadri-gioiello, pezzi unici in oro, argento, pietre preziose e semipreziose. Altri, più recenti, in bronzo, argento e resine sono anche riprodotti in serie limitata coniugando impatto visivo e abilità tecnica con la ricerca di forme e materiali.
Tonino Priori, artista-poeta espressionista, espone in questa occasione per la prima volta i bozzetti originali delle sue opere grafiche con le quali dà forma a personali sogni e inquietudini, incubi e ossessioni collettive. Da sempre incline al disegno, ha iniziato ad esprimersi con il disegno da bambino sui muri di casa. Nel tempo ha sviluppato il suo talento utilizzando strumenti consueti al suo mestiere di tecnico-progettista: le sue opere nascono quasi tutte su carta, anche di piccolissimo formato, tracciate con matita, pennarelli e collage. Per anni ha creato i suoi lavori relegandoli in una dimensione intima, privata. La sua prima mostra è del 2014 a San Benedetto del Tronto, dove ottiene i primi riscontri. A questa segue un’altra esposizione a San Marino. Tra 2015 e 2016 partecipa al concorso per il logo di Expo 2020 a Dubai ed è tra i finalisti selezionati su 19.000 proposte. Il tratto delle sue opere grafiche è netto e sicuro con linee prospettiche capaci di trasportare lo sguardo in spazi onirici. Alla matrice espressionista di volta in volta si stratificano suggestioni che rimandano a street art, surrealismo e metafisica.
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