La nota stampa dei consiglieri Cretoni, Grifoni, Dottarelli, Profili e Imbriani
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Gli Spoletini hanno il sacrosanto diritto di sapere quello che accade in consiglio comunale e che il ruolo dei consiglieri da loro stessi eletti non viene rispettato.
Abbiamo presentato ad Aprile un’interpellanza sulla riorganizzazione e sull’assunzione del decimo dirigente del Comune di Spoleto avvenuta il 10 marzo u.s., secondo una procedura che esula da quelle previste dai Decreti ministeriali e dalle linee guida del Ministero della funzione pubblica, basate sui principi di efficienza, efficacia ed economicità richiesti alla pubblica amministrazione.
Come consiglieri di opposizione della città abbiamo pertanto chiesto al Sindaco spiegazioni sull’iter seguito, sulle motivazioni e la ratio del comportamento tenuto.
Abbiamo aspettato una risposta per più di 3 mesi! Ben oltre i tempi previsti di 30 giorni, indicati per rispondere ad un’interpellanza! Finalmente, durante il consiglio comunale del 14 Luglio, dopo tanta attesa, dopo avere illustrato le nostre richieste, ebbene la risposta del Sindaco Sisti è stata: “Risponderò agli ispettori del Ministero visto che anche i senatori Franco Zaffini e Stefano Lucidi hanno fatto la stessa interpellanza al Ministro.”
I Senatori, ovviamente informati dell’attività politica svolta dai propri rappresentanti all’interno del consiglio comunale, hanno ritenuto che la nostra interpellanza dovesse essere portata a conoscenza del Ministero della Funzione Pubblica per le opportune verifiche. Ma questo è un atto differente e richiesto ad un altro livello.
Noi stiamo parlando del nostro consiglio comunale. E parliamo di 5 Consiglieri di minoranza appartenenti a 4 diversi gruppi consiliari che chiedono spiegazioni legittime su comportamenti apparentemente irregolari al proprio Sindaco.
Il rifiuto del Sindaco a un confronto con il proprio consiglio comunale è un atto improprio e probabilmente illegittimo. Il Sindaco ha il dovere giuridico e morale di rispondere e dare conto del suo comportamento, alla città in primis e poi al proprio consiglio comunale.
Anche il Presidente del Consiglio è venuto meno ai suoi doveri non garantendo il rispetto dei diritti dei consiglieri interpellanti e consentendo al Sindaco di non rispondere all’interpellanza presentata.
Evidentemente, come nel caso dell’assunzione del nuovo dirigente, al Sindaco Sisti piace agire in barba alle regole e noncurante del consiglio comunale: rifiuta di rispondere ad una interpellanza! Inoltre, imbavaglia la sua stessa maggioranza, come ha fatto con il suo Consigliere Guerrini, costretto obtorto collo a ritirare la maldestra richiesta di inversione di un punto all’ordine del giorno, che aveva perorato con fervore fino a 5 minuti prima.
Un comportamento arrogante e che non si addice ad un Sindaco democraticamente eletto e rappresentante di una parte anche piccola di questa città, se vogliamo dirla tutta.
Caro Sindaco, Lei deve rispondere delle sue azioni e di quelle della sua amministrazione.
Troppo comodo fare l’offeso e rifiutare risposte. Abbiamo peccato di lesa maestà?
Probabilmente, gli ispettori arriveranno con i loro tempi e agiranno nel modo che riterranno più opportuno. Considerando poi la crisi di Governo, se tutto va bene, se ne riparlerà tra diversi mesi.
…E nel frattempo che facciamo? Insabbiamo tutto? Nascondiamo la polvere sotto il tappeto?
Oppure diamo le giuste risposte alla città in consiglio comunale?
Noi non ci arrendiamo. Chiaramente non finisce qui.
Pretendiamo risposte ed il rispetto della nostra funzione di Consiglieri comunali.
Alessandro Cretoni
Alessandra Dottarelli
Sergio Grifoni
Paolo Imbriani
Gianmarco Profili
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