Giornate FAI, alla scoperta della Chiesa di San Simone e dell’oratorio di San Francesco

  • Letto 1895
  • Testata_Due_Mondi_newsNelle giornate di sabato 24 e domenica 25 marzo si svolgerà la XXVI edizione delle Giornate FAI di Primavera. Le aperture previste (palazzi solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti) raccontano, con la loro straordinaria varietà, un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia.

    Come succede ormai da anni, anche Spoleto partecipa a questo straordinario evento, grazie alla disponibilità dei volontari del Gruppo FAI locale e dei numerosi studenti che partecipano in qualità di Apprendisti Ciceroni. Nella sola giornata di domenica 25, dalle 10,00 alle 18,00 saranno aperti al pubblico la Chiesa di san Simone e il sottostante Oratorio di San Francesco (probabilmente sconosciuto alla maggior parte degli spoletini), ci sarà, inoltre, una breve passeggiata guidata in via delle Felici, fino all’Arco di Monterone; in Valnerina, nella frazione di Caso, saranno aperte le Chiese di Santa Cristina e della Madonna delle Grazie.

    La Chiesa di San SimoneOggi di proprietà dell’INPS, risale al tardo Duecento, ma le sue forme attuali sono il frutto di successivi rimaneggiamenti, tra cui quello assai rilevante compiuto nel 1863. Nonostante abbia bisogno di ulteriori interventi di restauro e abbia perso quasi tutte le decorazioni (restano tracce di affreschi del primo e del tardo Trecento nell’abside di sinistra e del primo Quattrocento nel muro destro della navatella di sinistra), la chiesa conserva intatto il suo fascino, soprattutto nell’alta tribuna poligonale e nella facciata esterna, di gusto quasi ancora romanico, con una severa cornice e il portale a strombo.

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    L’OratorioSotto la tribuna della chiesa, con accesso da via delle Felici, sorge un Oratorio  (con ogni probabilità intitolato a San Francesco), che conserva ampie superfici decorate da affreschi risalenti ai primi anni del Trecento e all’inizio del Quattrocento. Si possono notare teorie di Santi; la rappresentazione della Stimmate di S. Francesco, una Crocifissione, una Pietà e la Madonna della Misericordia con Confraternita, presentata da S. Francesco.

    Si tratta di un luogo normalmente chiuso e probabilmente sconosciuto anche a tantissimi spoletini.

    Via delle FeliciPercorrendo questa strada, a monte delimitata dalla più antica cinta muraria della Città, si possono vedere resti di edifici romani, iscrizioni e trabeazioni. Al di sotto della strada ci sono rari resti (non raggiungibili) dell’antichissima chiesa di San Marco in pomeriis, esistente già nel VI sec.; nell’arco di carattere medievale sono inserite antiche sculture decorative di incerta provenienza. Affacciandosi su via Monterone si incontra l’omonimo arco, datato al III sec. a.C. , che era la porta della cinta muraria romana attraverso al quale poteva entrare in città chi giungeva da Roma.

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