Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne

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  • Il messaggio del Vicesindaco e assessore alle pari opportunità Beatrice Montioni

    La violenza sulle donne rappresenta una violazione dei diritti umani. Dobbiamo partire da questo assunto se vogliamo comprendere appieno il significato della ‘Giornata mondiale contro la violenza sulle donne’, la gravità del fenomeno e le conseguenze che porta con sé.

    Non siamo di fronte a casi sporadici o ad episodi marginali, secondari. Le cronache purtroppo riportano sempre più spesso il dramma di donne oggetto di attenzioni malate, illecite, pericolose.

    Questo mina il principio stesso di uguaglianza, il senso profondo della nostra convivenza civile che, in una società pienamente democratica non può essere in alcun modo accettato.

    La storia ci insegna che ogni rivendicazione, ogni percorso volto a garantire e tutelare i diritti, origina spesso da situazioni di rottura, da episodi traumatici caratterizzati da situazioni di violenza ed abuso. Anche la ‘Giornata mondiale contro la violenza sulle donne’, la stessa data del 25 novembre che ogni anno celebriamo, nasce da questo contesto.

    La storia delle sorelle Mirabal, attiviste dei diritti umani e in lotta contro la dittatura del loro Paese, picchiate e uccise da agenti del regime della Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960, è stato il punto di svolta in questo percorso di autodeterminazione delle donne.

    Un pezzo di storia che non dobbiamo dimenticare, che anzi dobbiamo sentire l’esigenza di recuperare, raccontandolo e tramandandolo ancora oggi, nelle scuole, ai più giovani, alle giovani donne, alle future generazioni.

    Da qui, da questo episodio tragico avvenuto esattamente 60 anni fa, nasce la giornata che oggi celebriamo, istituita dall’assemblea delle Nazioni Unite nel 1981 e diventata internazionale nel 1999 grazie alla risoluzione 54/137 dell’ONU.

    Come amministrazione abbiamo organizzato due momenti, oggi e sabato 28 novembre, per ricordare l’importanza di questa giornata, ma quello che riteniamo fondamentale è riuscire sempre a ricordare e a ricordarci, con consapevolezza e maturità, che ogni diritto violato è una ferita inferta al nostro vivere civile, un’offesa al nostro essere comunità e alla nostra democrazia.

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