Fine settimana a Meggiano di Vallo di Nera con ‘Il Trionfo del Bosco’

  • Letto 1012
  • Una piazza per Nardo Dominici storico sindaco

    Un ricco programma di appuntamenti, per promuovere la bellezza della Valnerina e delle sue aziende, è alla base della terza edizione della manifestazione ‘Il trionfo del Bosco’ che il Comune di Vallo di Nera ha organizzato nella frazione di Meggiano sabato 12 e domenica 13 ottobre.

    Un appuntamento che coniuga natura, cultura e gastronomia, dedicato alla scoperta dei piccoli e pregevoli paesi montani, spesso sconosciuti, di cui Meggiano e le altre frazioni sono un esempio. Posto a più di 700 metri di altitudine, ai piedi del Monte Maggiore, il borgo che anticamente fu castello e Comune indipendente, conserva una parte della sua struttura medievale e una bella chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, protettore del paese e delle transumanze in terra di pastori. Pastori e anche boscaioli, data la vasta presenza di selve appartenenti ai privati o alle proprietà collettive, qui gestite dall’Università agraria di Meggiano e Piedipaterno.

    Saranno, appunto, i boscaioli attuali a far rivivere la tradizione dell’edificazione di un rifugio fatto di rami di legno, coperto di ginestre e sterpaglie. All’impresa, sabato mattina, parteciperanno anche gli studenti delle scuole di Vallo di Nera, Scheggino, Sant’Anatolia di Narco e Cerreto di Spoleto. I visitatori potranno gustare gratuitamente la polenta, lenticchie e bruschette preparate dalle cuoche del paese. Alle 18,30 del 13 ottobre, Mirko Revoyera e i Sonidumbra presenteranno uno spettacolo di teatro e musica dal titolo “Devozioni, Santi e Santonazzi’ adatto a grandi e piccini. Subito dopo si potrà consumare una grande carbonara.

    La mattina di domenica 14 ottobre è dedicata alle passeggiate e agli sport all’aria aperta: passeggiate fino al borgo di Roccagelli, paese fantasma abbandonato nel 1979, escursione fino alla Croce di Montelino da cui, attraversati i caratteristici calanchi, si può ammirare un bellissimo panorama sulla Valnerina. Per chi ama l’avventura in programma ci sono arrampicate e canyonismo nella forra di Roccagelli.

    Ma c’è anche posto per l’arte: gli scultori del legno Daniele ed Emilio Angelosanti creeranno i loro oggetti di design, mentre prenderà il via un concorso estemporaneo di pittura che ha per tema i colori e le emozioni dell’autunno.

    Il bosco evoca anche i suoi frutti più conosciuti: i funghi. Ne parlerà il micologo Giorgio Fantaulli, mostrando quelli commestibili e quelli da non mangiare, aggiungendo curiosità inedite.

    Dopo le degustazioni dei prodotti delle aziende agricole umbre e la preparazione dell’acquacotta, ci sarà la torchiatura delle mele a cura di Adolfo Rosati dell’agriturismo il Piano. L’azienda vanta il possesso di circa 450 varietà diverse di pomi.

    Non c’è festa senza musica e canti, per questo a Meggiano saranno presenti Marco Meo e Lu Trainanà, ricercatori e divulgatori del folk dell’Appennino.

    Proviene dai boschi la legna per accendere i forni e i cibi della festa, come le torte di Pasqua. Ne parleranno, presentando un libro edito dalla Camera di Commercio di Perugia, l’autrice Rita Boini, il giornalista e gourmet Giovanni Picuti, Deanna Armellini dirigente medico del Centro salute mentale Alto Chiascio che racconterà l’esperienza di un lavoro collettivo con l’associazione ‘La Crisalide’. Si parlerà di ricette dimenticate, antichi mulini e forni di comunità che raccontano un’Umbria antica, contadina, con ancora molte tracce vive. Sarà poi la volta dell’accensione degli antichi forni presenti nel paese di Meggiano: alle 17,30 inizierà un tour con assaggio di pizze e ghiottonerie, castagne e vino caldo.

    Un vero trionfo del bosco e dell’autenticità.

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