(DMN) Spoleto – ultimo giorno del Festival, tempo di bilanci. Si é tenuta questa mattina (15), presso la Sala Pegasus, la consueta conferenza stampa di chiusura del Festival dei Due Mondi edizione 2018. Sul palchetto dell’ex chiesa di San Lorenzo il direttore artistico del Festival, Giorgio Ferrara, il Sindaco di Spoleto e Presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi, Umberto de Augustinis e Dario Pompili della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.
Il Sindaco – il primo a prendere la parola é stato il neo sindaco di Spoleto, Umberto De Augustinis, eletto pochi giorni prima dell’inizio della kermesse spoletina numero 61 che non ha potuto far altro che constatare il successo dell’edizione 2018 ed esporre alcune sue proposte che sottoporrà all’attenzione del CdA della Fondazione chiamata a decidere le linee programmatiche delle edizioni future.
“L’amministrazione comunale, con l’aiuto della Fondazione CaRiSpo – ha detto De Augustinis – è riuscita ad assicurare lo spettacolo finale, rivolto a tutti gli spoletini ed a tutti gli ospiti di Spoleto, quello dei fuochi d’artificio che quest’anno per vari ritardi rischiava di non esserci. Credo che dovremmo essere tutti contenti, a nome di Spoleto esprimo soddisfazione e ringraziamento a chi si é prodigato per la riuscita di questo Festival che ha visto un’eccellente partecipazione di pubblico anche dal punto di vista qualitativo, abbiamo visto persone esperte e di qualità in giro per la citta. Ieri sera, era l’una di notte e Piazza del Mercato, appena inaugurata come ‘salotto buono’ della città, era piena di persone, educate e tranquille, che gustavano la notte spoletina e quello che la città é in grado di offrire”.
“Nel pomeriggio – ha concluso il Sindaco – porteremo nell’ambito del Consiglio di amministrazione (della Fondazione Festival ndr) la proposta di realizzare per il prossimo anno la conferenza programmatica, in cui si spiega il Festival, anziché a Roma, a Spoleto. La città dovrebbe essere sede della conferenza di presentazione dell’edizione 2019 del Festival. È una cosa che gli spoletini attendevano da diverso tempo e sono contento di dare l’annuncio che siamo tutti d’accordo nel farlo e dare un segno di integrazione con la città”.
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Il direttore artistico – come di consueto, Giorgio Ferrara, ha snocciolato i numeri dei suoi undici anni di gestione dividendoli in tre periodi: il primo quinquennio definito di “ricostruzione”, il secondo di “consolidamento” e l’ultimo triennio (appena iniziato) che ha voluto definire come la “dimostrazione del consolidamento” in cui il Festival di Spoleto ha riaffermato il proprio primato verso gli altri Festival italiani e su molti europei .
“Sono molto soddisfatto dell’atmosfera che si respira in citta – ha detto Ferrara – vedo che il pubblico e gli spoletini in particolare, hanno aperto il loro ‘duro cuore’, vedo un grande consenso intorno al Festival e che le cose stanno andando nella giusta direzione”. (Clicca qui per vedere il video con il ‘bilancio’ dell’edizione 2018 di Ferrara).
Il direttore artistico non si é sbilanciato sulle anticipazioni di Spoleto62 perché “come si manifesta interesse verso un qualcosa, i prezzi crescono” ma ha annunciato che l’Opera di apertura del prossimo Festival dei Due Mondi, dopo il successo de “Il Minotauro” della Colasanti, potrebbe essere ancora un’Opera contemporanea. In fine Ferrara è tornato a parlare delle collaborazioni con il Festival di Charleston ipotizzando uno ‘scambio’ di produzioni nelle prossime edizioni. Per quanto riguarda le date del prossimo Festival , ferrara ha detto che “verranno votate nel pomeriggio ma si possono già immaginare…“
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