Il Segretario regionale della Lega Umbria interviene sulla situazione della ex Pozzi
“Siamo dalla parte dei circa 200 operai che vedono finire l’esperienza in un’azienda che hanno contribuito a rendere grande con il sudore della loro fronte. Comprendiamo il loro risentimento e non è nei loro confronti che vogliamo fare polemica. Ritengo veramente triste ed infimo, invece, constatare che la sinistra voglia speculare su una situazione del genere per mera strumentalizzazione politica. Non siamo certo noi che abbiamo governato 50 anni la regione indebolendo il territorio sia a livello economico che infrastrutturale, tanto da rendere appetibile un sito produttivo lombardo rispetto a uno umbro”. Così il Segretario regionale della Lega Umbria, On. Virginio Caparvi interviene sulla situazione della ex Pozzi di Spoleto.
“Non siamo noi – continua l’onorevole leghista – ad aver illuso nessuno, perché quando ci siamo fatti avanti, lo abbiamo fatto per sollecitare l’azione dei commissari che a nostro avviso non hanno operato nel migliore dei modi e lo abbiamo fatto chiedendo risposte in primo luogo al Ministero competente affinché venisse fatta chiarezza. Infatti soltanto il 20 marzo, su nostra richiesta, abbiamo avuto veramente contezza di cosa stesse accadendo, poiché prima di quel momento, nessuno era a conoscenza di nulla. Ci siamo battuti al Ministero – prosegue- per accelerare i tempi della cassa integrazione, ma abbiamo trovato un muro.
Come parlamentari della Lega, abbiamo più volte sollecitato i Sottosegretari e i Ministri del PD, in forza nell’attuale governo, ma non sono mai intervenuti. Nonostante ciò, ad oggi– conclude l’onorevole Caparvi- non siamo qui a fare polemica per una situazione grave, che non abbiamo creato e per la cui soluzione non abbiamo mai dato alcuna falsa aspettativa, su cui non ci sentiamo di gettare benzina sul fuoco, come sta facendo in maniera vergognosa la sinistra.
Chiaramente la questione della Ex Pozzi è di interesse regionale, e noi la seguiremo con attenzione con tutti i nostri esponenti regionali cercando di fare ciò che è meglio per il territorio“.
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