Emergenza Coronavirus, il Collegio dei geometri e dei geometri laureati della provincia di Perugia dona 1000 tute protettive ai sanitari

  • Letto 982
  • Le riceveranno l’ospedale di Perugia e i presidi di Spoleto, Foligno, Città di Castello e Branca

    Sono 1.050 i camici che il Collegio dei geometri e dei geometri laureati della provincia di Perugia ha donato all’Azienda ospedaliera perugina e ai presidi di Spoleto, Foligno, Città di Castello e Branca. L’obiettivo dei professionisti è quello di contribuire alla lotta per arginare la diffusione del Covid-19 e, nello specifico, di consentire concretamente agli operatori della sanità di lavorare in sicurezza, rispondendo così alle esigenze avanzate proprio dalle stesse strutture ospedaliere. I prodotti, che in parte sono già stati consegnati, sono in tessuto non tessuto doppio strato idrorepellenti e sono in grado di tutelare chi le indossa da agenti chimici liquidi e agenti infettivi.

     

     

    “Il geometra – ha ricordato il presidente del Collegio di Perugia Enzo Tonzani – è da sempre una figura professionale che opera diffusamente in tutto il territorio nazionale, a stretto contatto con cittadini e pubbliche amministrazioni, rappresentandone un anello di congiunzione fondamentale. Sentendo, perciò, dentro di noi una forte responsabilità sociale, non potevamo non fare la nostra parte nello sforzo collettivo che vede tutto il Paese, istituzioni e privati, impegnato nel fare in modo che si possa uscire il prima possibile da questa emergenza”. Alla luce di ciò, l’ente che rappresenta i geometri della provincia di Perugia ha deciso di stanziare la somma di 14.500 euro per l’acquisto dei camici. La metà delle 1.050 tute protettive reperite è destinata all’ospedale del capoluogo, dove maggiore è la necessità di simili prodotti, mentre le restanti saranno ripartite in parti uguali tra i presidi ospedalieri di Spoleto, Foligno, Città di Castello e Branca. “È stata una nostra precisa scelta – ha spiegato Tonzani – quella di venire incontro ai bisogni di tutte le strutture provinciali impegnate nell’emergenza, e di non limitarci a un solo territorio. Noi che svolgiamo la nostra attività in ogni paese e in ogni città sappiamo bene che non è possibile lasciare indietro nessun cittadino e nessun operatore sanitario, ovunque loro vivano o lavorino”.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....