Mons. Giuseppe Chiaretti: “gli altri canonici sapevano di greco e latino, Don Elio sapeva di cuore”
Un pomeriggio di emozioni e piacevoli ricordi di un sacerdote speciale, questo è stato il convegno ‘Don Elio: uno di noi’ tenutosi ieri in un salone gremito del Museo diocesano ed organizzato nel decimo anniversario della scomparsa di mons. Elio Simonelli che per decenni ha guidato la parrocchia di Santa Maria Assunta nel Duomo di Spoleto. Dopo una proiezione di foto che hanno strappato più di un emozione ai presenti la coordinatrice del dibattito Anna Cappelletti ha ceduto la parola a Chiara Rossi Profili, presidente del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli”, che ha voluto ricordare il sacerdote come una guida nei momenti difficili. La Sig.ra Profili ha inoltre descritto mons. Simonelli come un uomo di straordinaria umanità. Successivamente il biblista Giuseppe Florio ha voluto soffermarsi sul fatto che la memoria di Don Elio non è memoria ‘da museo’ ma memoria viva di un sacerdote che più di tutti aveva capito cosa era ed applicato fino in fondo il Concilio Vaticano II.“Non si può parlare di Don Elio senza nominare i ragazzi – ha affermato mons. Giusppe Chiaretti – Don Elio ha accompagnato nel cammino della fede tanti giovani grazie alle sue iniziative, alle sue celebrazioni ed alle sue omelie. Ricordo che in Duomo veniva anche gente di fuori città per ascoltare le sue parole”. L’arcivescovo emerito di Perugia ha poi ricordato come testimone diretto l’arrivo a Leonessa (luogo natale dell’alto prelato) nel luglio del 1948 del giovane Simonelli in fuga dalla terra istriana con il suo Vescovo, mons. Mario Raffaele Radossi, assegnato alla sede Arvivescovile di Spoleto rimasta vacante dopo la morte di mons. Pietro Tagliapietra. Successivamente la parola è passata a Pierluigi Castellani, Francesco Corrias e Mario Ragni che hanno illustrato la figura di Don Elio come educatore e amante della musica facendo riferimenti al cineforum del ‘Pidocchietto’ (oggi Sala Frau ndr) ed alla direzione della cappella musicale del Duomo che l’indimenticabile sacerdote ha guidato dal 1952 al 2003.
Questa mattina, il ricordo di mons. Simonelli si sposterà nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, in quella che per decenni fu la “casa” di Don Elio e dei suoi ragazzi. Alle 11:30 verrà celebrata la Santa Messa in suffragio presieduta dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo. Al termine della Celebrazione Eucaristica la Cappella musicale del Duomo curerà un momento di elevazione spirituale.
F.G.
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