Diego Catanossi si presenta

È il candidato sindaco di Spoleto 2030

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

Care cittadine e cari cittadini …
Voglio usare questa formula istituzionale per rivolgermi alla città a pochi giorni dalla mia candidatura a sindaco di Spoleto. Utilizzo chiaramente il termine cittadini nella sua accezione moderna, in quanto cioè membri di una società libera fondata su diritti e doveri. Scrivo questa prima lettera per raccontavi qualcosa di me. Chi mi conosce sa che non amo sventolare medaglie, così come tengo a proteggere la mia vita privata. Sono allo stesso tempo consapevole che quando ci si mette in gioco in modo pubblico è necessario dire qualcosa di sé.
Sono nato a Spoleto trentasei anni fa e qui vivo da sempre. Sono sposato con Jessica e ho due bambini, di cinque e nove anni che frequentano la Scuola di San Martino in Trignano. Laureatomi in filosofia nel 2010 ho sempre lavorato nel mondo dell’educazione, la mia grande passione, prima come responsabile di un centro educativo per minori e poi come docente presso la scuola secondaria di secondo grado; dopo aver girovagato per l’Umbria quest’anno sono stato davvero felice di insegnare per la prima volta nel Liceo “Sansi-Leonardi-Volta” di Spoleto, all’interno del quale ho vissuto cinque anni bellissimi come studente.
Proprio l’amore per le nuove generazioni, mi ha spinto anni fa ad intraprendere l’impegno politico. Entrato in consiglio comunale nel 2009 ho avuto la possibilità di fare un’esperienza bellissima come delegato alle Politiche giovanili. La parentesi amministrativa di certo ha rinforzato la passione per la politica e da allora ho cercato a più livelli di dare il mio contributo. Nel 2011 mi sono iscritto ad un Master in “Competenze e processi per la cittadinanza attiva” e nel 2013 sono stato selezionato per partecipare al corso di formazione per giovani amministratori promosso dall’Anci.
Figlio di un’operaia e di un artigiano, credo che il lavoro, oltre ad essere un diritto fondamentale sancito dalla nostra carta costituzionale, sia ciò che permetta ad ognuno di noi di sviluppare le proprie conoscenze, abilità e competenze. Sappiamo tutti le difficoltà che l’intero Paese oggi ha sul versante occupazionale, sappiamo quelle che ha Spoleto e credo occorrerà infondere il massimo sforzo affinché si creino le condizioni per incrementare le possibilità che i nostri ragazzi rimangano a vivere a Spoleto o ritornino, dopo gli anni passati fuori per motivi di studio o in virtù di altre esperienze formative/lavorative.

Ciò è possibile soltanto innovando! Quando ad Aprile abbiamo iniziato con il gruppo di Spoleto in Azione – coordinato dal Dott. Carlo Gaggi – ad approfondire il PNRR, abbiamo capito che ci troviamo in una fase storica incredibile, unica, che Spoleto deve saper cogliere al meglio per immaginare e costruire il suo futuro. Dal confronto con altri cittadini e dall’incontro con Stefano Giannetti, che già durante il periodo pandemico aveva promosso incontri online di approfondimento su varie tematiche, è nato il progetto politico Spoleto 2030. Il nome è di per sé emblematico in quanto ci colloca dentro i diciassette obiettivi dell’Agenda 2030 sancita dall’Onu con una ferma volontà di progettare a lungo termine.
Il gruppo in questi mesi è cresciuto e lo ha fatto intorno al lavoro promosso da quattro tavoli tematici (https://www.facebook.com/spoleto2030): Qualità della vita, Spoleto e territorio, Cultura e innovazione, Crescita e sostenibilità. Siamo partiti dai contenuti dunque, che pian piano si stanno articolando in proposte concrete che andremo a spiegare puntualmente durante la campagna elettorale.
Nel gruppo ci sono donne e uomini rappresentativi di ogni fascia di età: crediamo fermamente nello scambio intergenerazionale come elemento essenziale per una visione armonica della città. Significativa è la presenza di tanti ragazzi della mia generazione che, come me, hanno scelto di vivere a Spoleto. Fortemente motivati, abbiamo deciso di giocarci le nostre chance con coraggio e senso di responsabilità prendendo in mano il nostro futuro, quello dei nostri figli e dei nostri genitori, certi di portare un contributo propulsivo all’interno di uno scenario politico sempre più ingessato.
Il lavoro dei tavoli continuerà anche dopo la tornata elettorale: se saremo noi a governare diventerà strumento partecipativo della nuova amministrazione, altrimenti sarà fondamentale strumento di stimolo per chi avrà l’onere e l’onore di guidare la città.

Diego Catanossi,
candidato sindaco di Spoleto 2030

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