Dal 4 al 6 aprile il San Matteo degli Infermi ospiterà un corso di alta formazione, teorica e applicativa

  • Letto 519
  • Si parlerà di chirurgia robotica in ambito urologico

    Dalla sua prima introduzione nel 2000 negli Stati Uniti, il robot chirurgo DaVinci (in onore al nostro famoso antenato) ha avuto una diffusione sempre maggiore, considerando che solo in Italia esistono oggi oltre 100 sale operatorie che lo hanno a disposizione.

    “Il maggior ambito di applicazione – spiega il dott. Luigi Mearini, direttore della Struttura Complessa di Urologia nonché direttore del dipartimento di Chirurgia dell’Azienda Usl Umbria 2 – è quello urologico, dove i vantaggi di una chirurgia mininvasiva e di precisione meglio si esplicano in termini oncologici e di risparmio della funzione (vedi continenza e potenza sessuale negli interventi di prostatectomia radicale, conservazione della funzione renale nella chirurgia nephron-sparing). L’Urologia – spiega il professionista – rappresenta quindi da sola circa il 60% di ambito di utilizzo di tale sofisticato strumento chirurgico”.

    L’Ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto è stata una delle prime realtà italiane a dotarsi di tale tecnologia, grazie alla lungimiranza del dott. Luciano Casciola, che tanti anni fa ha lanciato e oggi lasciato una importante tradizione chirurgica.

    In onore a questa tradizione, e cercando di essere di supporto alle nuove generazioni di chirurghi che si avvicinano a questa tecnica, e per un confronto costruttivo con chi già ha iniziato ad approcciare il robot chirurgo, il dott. Carlo Vivacqua, Dirigente Medico di Urologia della USL Umbria 2, in qualità di Responsabile Scientifico, ha organizzato presso l’Ospedale di Spoleto un Corso dedicato alle applicazioni della Chirurgia Robotica in ambito Urologico per i giorni 4-6 aprile.

    Il corso si sviluppa con una prima giornata teorica, con relazioni e discussioni frontali, seguita da due giornate di attività chirurgica sul campo, focalizzate sul trattamento del tumore della prostata e sul tumore del rene.

    Il Corso vede coinvolte come docenti tutte le figure professionali che a vario titolo e in vari momenti contribuiscono al complesso percorso chirurgico, in certi termini semplificato dall’ausilio tecnologico, che necessita di un preciso e coordinato lavoro di équipe, composta da chirurgo, anestesista, infermiere di sala operatoria.

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....