“Amarezza, vergogna e commozione”
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Arroganza , pressappochismo politico ieri in consiglio comunale, e chissà poi cosa intendesse nel cuor suo l’assessore al Bilancio, unico ad aver avuto il buon gusto prima di congedarsi dall’aula, di augurare alla Città di Spoleto un futuro che sia migliore dell’anno che sta per finire, auspicio condiviso ovviamente.
Profondo lo sconcerto, provato da chi da anni è abituato a vivere la politica in prima persona e da chi da oltre dieci anni segue grazie alla diretta streaming i lavori del Consiglio comunale, nell’ assistere ad un ennesima o meglio “sgradevole consuetudine” che anche ieri si è manifestata.
Non fossero bastate le amarezze per le poche notizie fornite sulla destinazione di quel “tesoretto” che personalmente era ed è, come ho insistentemente ripetuto ad ogni commissione bilancio dallo scorsa estate, l’ entrata più certa, sulla quale ogni comune poteva e ora può far conto, inserita all’interno del Decreto 34 “ Rilancio” , ovvero il FONDO PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DEGLI ENTI LOCALI.
Un fondo di 3.5 miliardi (3 mld solo per i comuni),incrementato di 1.67 miliardi nel cosiddetto “Decreto Agosto”, da ripartire tra i Comuni al fine di concorrere ad assicurare l’espletamento delle funzioni fondamentali in relazione alla possibile perdita di entrate connesse alla emergenza “Covid19”.
Finalmente ieri in consiglio ho avuto l’attesa risposta, purtroppo soltanto parziale.
Ieri mattina la Giunta ha preso atto che al nostro Comune è stato assegnata una cifra che supera i 3 milioni di Euro. Bene! Notizia fresca di giornata.
Ancora nulla, ieri, su quale ipotesi di ripartizione si stia pensando per questo immenso tesoretto.
E pensare che altri comuni avevano già ipotizzato di fare fronte attraverso questo fondo, al tanto atteso provvedimento riguardante la riduzione della TARI per chi ne avessi diritto, e che per mesi ha tenuto a lavoro uffici, associazioni e consiglieri comunali.
Attendiamo fiduciosi.
La due giorni, si è concluso ahimè, nel più triste pomeriggio che abbia mai vissuto credo, la sala consiliare di Spoleto. Non è bastata l’ennesima doppia convocazione.
Inutilmente ho provato in questi 30 mesi a chiedere di evitare come già accaduto per il PRG di convocare consigli nel pomeriggio. Si potrebbe ove necessario, iniziare alle 8.30/9.00 e procedere fino al termine dei lavori.
A poche decine di chilometri da noi, nei giorni scorsi una seduta di consiglio comunale si è protratta per oltre 16 ore, qui invece doppio gettone !
Ieri alle 15 convocati per proseguire i lavori del giorno precedente, ci siamo visti impedita la possibilità di discutere le mozioni presentate da oltre quindici mesi, che riguardano temi di interesse generale.
Il futuro del Festival di Spoleto, il rilancio della città di Spoleto attraverso la mobilità alternativa, il futuro del San Matteo degli infermi, e queste sono alcune , ovvero quelle a firma della 4° commissione o mia soltanto. Poi Il miglioramento e l’ottimizzazione degli Sportelli Europa e Digipass, Spoleto plastic free, ecc..
BEN 23 ARGOMENTI CHE ATTENDONO DI ESSERE TRATTATI dall’estate 2019, argomenti che i consiglieri eletti chiedono di poter almeno discutere.
Mai convocato un Consiglio Comunale per consentirne la discussione, l’ approvazione o quant’altro.
Ieri, alle 18,24 il Presidente del Consiglio, a cui spetta la gestione e l’organizzazione dei lavori, l’imbarazzo di dover verificare che l’intera Giunta Comunale era assente quindi, non si poteva procedere.
Chiusura dei lavori.
Amarezza, vergogna e commozione.
P.S. Si poteva allestire un albero natalizio in quella meravigliosa sala , sarebbe stato un Natale meno vuoto.
Marina Morelli
Consigliere comunale
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