Per Confcommercio Mandamento Spoleto le ombre sovrastano le luci nella fotografia dell’economia locale presentata dalla Camera di commercio dell’Umbria.
Gli spunti di vivacità e gli elementi positivi e promettenti – specie nel settore del turismo e per la filiera dell’olio, che registra una posizione di eccellenza e ottime performance – sono a giudizio di Confcommercio superati da un contesto generale che soffre, sia a livello economico che sociale.
“Le micro e piccole imprese del commercio, il negozio sotto casa, la piccola bottega artigiana sono in forte difficoltà da anni e stentano a rialzare la testa”, sottolinea il presidente Confcommercio Spoleto Tommaso Barbanera. “Per produrre una inversione di tendenza occorre ristrutturare il commercio attraverso la riqualificazione delle aree e lo sviluppo di attività e servizi innovativi, incentivare l’economia locale e le nuove imprese. Serve un piano olistico di rigenerazione urbana che superi il semplice approccio urbanistico-edilizio, per abbracciare la dimensione economica e sociale, contrastando la desertificazione commerciale e riconoscendo il ruolo e il valore delle attività economiche di prossimità nel rendere la nostra città più vivibile e nell’essere presidio del territorio”.
Il dato sulla popolazione e sulla residenzialità è un altro campanello di allarme per il futuro di Spoleto su cui Confcommercio pone l’accento: “La costante diminuzione della popolazione negli ultimi dieci anni, lo svuotamento del centro storico, il progressivo invecchiamento e il flusso sempre più consistente di giovani che se ne vanno altrove desta un vero allarme sociale – dichiara ancora Barbanera. – Rischiamo di avere una città sempre più appannata e senza forze vitali e energie innovative capaci di progettare e realizzare lo sviluppo futuro. Anche il turismo, che pure presenta un andamento soddisfacente, ha bisogno di indirizzarsi sempre più verso la qualità e un approccio globale capace di valorizzare tutti gli elementi della filiera e tutti gli aspetti del territorio”.
A fronte di un quadro non tranquillizzante Barbanera fa una sorta di “chiamata alle armi”: “E’ essenziale che tutti gli attori – istituzioni, enti locali, parti sociali, forze economiche e associative – mettano insieme sforzi e strategie condivise per garantire a Spoleto politiche integrate di riqualificazione, capaci di sostenere e rinnovare il sistema economico urbano, puntando sulla prossimità, sui servizi, sullo spazio pubblico, sulla mobilità, sulle connessioni con gli ambienti naturali, sulla cultura, sulla socialità e sulla coesione delle comunità locali”.
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