Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
L’ennesima partita persa. Frecciarossa, Frecciabianca, i colori dell’isolamento. Il territorio di Spoleto, della Valnerina e dell’intera Valle Umbra Sud tagliati fuori da un’operazione strategica della mobilità nazionale.
Come farà il resto dell’Umbria a raggiungere l’alta velocità ferroviaria che grazie al Frecciarossa sarà presto a Perugia? Il Comitato Viaggiatori di Spoleto rivolge questa domanda alla Regione Umbria e alle amministrazioni locali. Il Frecciarossa, che partirà da Perugia alle 5.15 e raggiungerà Milano dopo circa tre ore e mezza, finalmente garantendo anche agli umbri di poter usufruire dell’alta velocità, in realtà taglia fuori gran parte della Regione. Non c’è infatti possibilità di raggiungere il capoluogo, lasciando di fatto isolati i territori dell’Umbria meridionale che sono stati finora molto penalizzati.
La questione della fermata del Frecciabianca a Spoleto, che si potrebbe risolvere immediatamente, è infatti una battaglia ancora aperta che riguarda un vasto comprensorio che con la Valnerina interessa sessantamila abitanti. Ricordiamo che le infrastrutture sono strategiche per il rilancio di un territorio colpito duramente dal sisma dell’ottobre 2016. La fermata del Frecciabianca costituisce per il comprensorio un collegamento indispensabile per lavoratori, studenti e turisti.
Dopo venti anni non è stato ancora completato il raddoppio della Spoleto – Campello (20 km.) per il quale sono stati spesi cento milioni di euro e non esiste ancora il progetto del raddoppio Spoleto Terni.
Il Comitato Viaggiatori attende dalle istituzioni una risposta per sapere come e quando tutti i cittadini umbri potranno accedere all’alta velocità.
Comitato Viaggiatori di Spoleto
La mobilità Umbra necessita maggiori attenzioni per il suo sistema ferroviario che porta benefici economici per il sistema produttivo e turistico velocizzando i trasporti con grandi benefici anche per la sicurezza e non secondario il minor costo per la manutenzione del sistema stradale.