Celebrata la Festa di San Gregorio Martire, mons: Boccardo: “non si fa memoria dei Santi sui libri di Storia, il cristiano cerca il loro segreto per provare ad imitarli” – Galleria fotografica

  • Letto 1835
  • (DMN) Spoleto – È stata celebrata, ieri pomeriggio, nella Basilica di San Gregorio Maggiore, la festa di San Gregorio, presbitero e martire spoletino, compatrono della città. L’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo,  alle ore 17:30, ha presieduto la solenne celebrazione Eucaristica in memoria del Martire, davanti ad un buon numero di fedeli, insieme al vicario generale dell’Archidiocesi e Priore di San Gregorio, mons. Luigi Piccioli, al vicario parrocchiale don Luis Vielman, al Priore di San Pietro e Paolo, don Edoardo Rossi, al parroco di Montebibico, Strettura, Valle San Martino e presidente del CEIS, mons. Eugenio Bartoli e a Padre Matteo Marcheselli OFM, parroco di Monteluco con un suo confratello. “Ci sono due modi di celebrare la memoria dei Santi e dei Martiri – ha esordito mons. Boccardo nell’omelia – il primo è cercare nei libri di Storia per cogliere cosa rimane della loro vita. È un esercizio di memoria che può arricchire la nostra cultura, le nostre conoscenze della storia, del territorio in cui viviamo e delle gesta di chi ci ha preceduto. Poi c’è un altro modo. Quello proprio dei cristiani, quando si celebra la memoria di un Santo, si va a scavare dentro la sua storia personale, non basta ricordare qualche parola o qualche gesto, si tratta di andare a scoprire il suo ‘segreto’, cos’è che ha motivato le sue gesta, cos’è che lo ha spinto a comportarsi in un determinato modo, cos’è che gli ha dato la forza di resistere nella persecuzione e di non cedere, anzi, di andare avanti fino al martirio, fino a farsi uccidere, pur di non tradire la sua Fede. Questa è la modalità corretta che i cristiani hanno per celebrare i Santi, scoprire il loro segreto per poterli, in qualche modo, imitare”. “Qual’è stato il segreto di San Gregorio? – ha proseguito l’Arcivescovo piemontese –  Gregorio era un uomo appassionato della sua Fede, era un uomo che aveva preso sul serio il battesimo che aveva ricevuto e le conseguenze dello stesso, tanto da rifiutare ogni compromesso”. Poi, parlando sempre della vita del Martire spoletino ha aggiunto: “sarebbe bastato che facesse un gesto di sacrificio agli Dei romani per salvare la sua vita, poteva farlo esteriormente ma custodendo dentro la sua adesione di fede, San Gregorio ha detto ‘no, quello che io credo dentro, lo faccio vedere fuori anche se questo mi costa la vita’. Ed è questa la sua grandezza. È stato capace di essere coerente, vivere con i gesti quotidiani, la fede che professava con le labbra”. “Dopo tanti secoli– ha concluso l’Arcicescovo – ricordiamo San Gregorio per questa sua generosità, per la sua passione. I santi, sono custoditi nella memoria della Chiesa perchè il loro messaggio non invecchia, è sempre attuale e diventa  una scuola di vita per i cristiani che vogliono aprire il loro cuore alla chiamata del Vangelo. Noi, che questa sera facciamo memoria di questo Santo martire, sentiamo che la vera devozione consiste nell’imitazione. Ci è chiesto di essere fedeli, coerenti con la nostra Fede, generosi e appassionati, è questo il nostro dovere quotidiano”.

    Fa.Gas. 

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    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
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