La nota stampa di Piccioni e Cintioli
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Il caso della cava Marcucci e l’arte di scappare dalle proprie responsabilità.
Quando la politica non fa il proprio mestiere e diventa populismo d’accatto significa che siamo arrivati al fondo del barile.
È singolare l’atteggiamento assunto dai (cosiddetti) civici, secondo i quali quando le cose vanno bene è merito del Sindaco, quando invece vanno male è sempre colpa di qualcun altro.
Di fronte alla preoccupazione dei residenti di Poreta per l’opera di ripristino della cava con il materiale riciclato dalle demolizioni degli edifici terremotati ci preme ricordare come l’opera, autorizzata nel novembre 2021, sia oggetto di una mozione presentata da tutti i capigruppo in consiglio comunale che impegna il Sindaco a mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare il territorio nel quale sono stati autorizzati i lavori.
Scaricare le responsabilità sui tecnici che hanno lavorato al progetto e vagliato lo stesso ci sembra di cattivo gusto oltreché una presa di distanza dal (civico) presidente della III Commissione che si è occupato della vicenda come professionista.
Addossare le responsabilità di quanto sta avvenendo a Poreta ad altri per coprire la mancata
partecipazione con i cittadini di scelte fatte, magari per lucrare qualche voto, è un atteggiamento
francamente insopportabile.
Compito della politica è quello di trovare soluzioni, non cavalcare proteste.
Siamo pronti, e non da oggi, a cercare di collaborare per cercare soluzioni che siano attuabili ma
non siamo disponibili a balletti che sanno tanto di presa in giro nei confronti di una comunità, come
in questo caso quella di Poreta, fortemente preoccupata.
È ora che chi amministra inizi a prendersi le proprie responsabilità senza scaricare su altri ciò che
gli compete, perché se non si trovano soluzioni ed è sempre tutta colpa degli altri, allora significa
che non hanno le redini della situazione, ne il potere di cambiare qualcosa.
Paolo Piccioni
Giancarlo Cintioli
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