La nota stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Oggi 11 settembre, il massacro dimenticato del Cile di Allende.
Elezioni comunali, chiamano il nuovo la politica senza idee di oggi e vecchie le idee che la smascherano.
L’IDEOLOGIA E’ COSA DI IERI, dicono i pentiti, i venduti, i rassegnati, i novizi.
Vanno allo stesso ritmo di stampa e televisione. Oggi 11 settembre ricordano le Torri gemelle, dimenticano Allende e il Cile, nascondono gli atti terroristi più gravi della storia che hanno nome Hiroshima e Nagasaki.
L’IDEOLOGIA, ovvero le IDEE, sono cosa di ieri, dicono all’unisono i candidati spoletini, impegnati a spostarsi da “Sinistra” a “Destra”, da “Destra” a “Sinistra” per trovare posto.
In verità appartengono tutti alla stessa ideologia qualunquista, con cui si scalano posizioni cavalcando interessi particolari, secondo collaudate logiche clientelari, lasciando immutati i poteri reali che vengono serviti da tutti. Tutti inginocchiati di fronte alle logiche del capitale, tutti seguaci di una sola ideologia quella del mercato. Ma lo stato della “democrazia” liberale è pietoso, sono arrivati alla colletta elettorale, usando centinaia di candidati e le loro famiglie per raccattare un po’ di voti.
Tutti a seguire il vento che tira. Noi andiamo controvento perché solo se hai un’idea di società puoi opporti al vento che tira e ai danni che porta, di cui tutti si lamentano ma al quale nessuno si oppone veramente.
Chi per ignoranza, chi per interesse, chiama il nuovo la politica senza idee di oggi e vecchie le idee che la smascherano. Ci piace rispondere loro con le parole di un grande poeta dell’ottocento Giacomo Leopardi che nella Ginestra scriveva:
“Qui mira e qui ti specchia,/secol superbo e sciocco,/che il calle insino allora/dal risorto pensier segnato innanti/abbandonasti e volti addietro i passi,/del ritornar ti vanti,/e proceder il chiami./Al tuo pargoleggiar gl’ingegni tutti,/di cui lor sorte rea ti fece,/vanno adulando, ancora/ch’a ludibrio talora/t’abbian fra se. Non io/con tal vergogna scenderò sotterra;/ma il disprezzo piuttosto che si serra/di te nel petto mio,/mostrato avrò quanto si possa aperto.”
IL FUTUTO SI FONDA SULLE IDEE DI RIVOLTA E SULLA STORIA CHE INSEGNA.
Associazione culturale CASA ROSSA
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