Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del MoVimento 5 Stelle:
Quello che leggiamo dalle colonne dei mezzi di informazione locale sulla vicenda Piazza d’Armi ci lascia davvero esterrefatti per una serie di motivi che siamo costretti nostro malgrado a spiegare alla pseudo (senza numeri) maggioranza dell’attuale Consiglio Comunale.
Torniamo indietro con gli anni.
Il 10 Maggio 2004 l’allora prima Giunta Brunini (il cui secondo mandato iniziò il mese successivo) sottoscrisse un preliminare di compravendita per una porzione di terreno del Demanio Militare (meglio conosciuta come Piazza D’Armi) versando una caparra confirmatoria di circa 836 mila euro e promettendo di acquistare la piena proprietà previo il versamento del saldo pattuito.
Tutto ciò non avvenne e, come consuetudine vuole, il Ministero della Difesa rendendo inadempiente il Comune di Spoleto, incamerò la caparra. In seguito il Comune cercò di riparare al danno intentando Causa Civile presso il Tribunale di Roma (anno 2009) ma venne condannato dallo stesso Tribunale in data 08 Gennaio 2016.
Ora il Gruppo Consiliare “Spoleto Popolare” deposita una Mozione per fare chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto nel 2004 durante la Giunta Brunini. Non riusciamo a capire quali responsabilità si vadano cercando se l’azione di acquisto del terreno ha un nome e cognome ben conosciuto da tutti; considerando inoltre che nella Giunta odierna siede un Assessore chiara espressione politica di quel passato nonché candidato per le ultime elezioni comunali nella lista dello stesso personaggio che ai tempi firmò per versare la caparra.
Nel comunicato stampa diramato dai due Gruppi Consiliari di maggioranza (Rinnovamento e Spoleto Popolare) si afferma: “Ebbene all’atto della discussione le opposizioni, chi lasciando in silenzio l’aula, chi invocando dapprima tecniche dilatorie, per poi lasciare a propria volta il Consiglio, hanno fatto mancare il numero legale, impedendo l’approvazione della mozione.”
La portavoce M5S Elisa Bassetti e tutti i cittadini presenti al Consiglio Comunale o collegati in streaming ricordano perfettamente che il primo ad essere assente durante la discussione della suddetta Mozione era proprio Fabrizio Cardarelli, primo cittadino di Spoleto! Un’assenza che notiamo sempre più spesso, politicamente importante.
Vogliamo inoltre ribadire un piccolo concetto di democrazia e politica: in tutte le assemblee democratiche si devono avere i numeri sufficienti per far passare i propri provvedimenti. Se questa maggioranza non li ha più dovrebbe trarne le dovute conseguenze, fare un passo indietro e non incolpare le opposizioni come il MoVimento 5 Stelle che con un solo Consigliere sta facendo miracoli, non ultimo l’emendamento sui tributi locali.
E per concludere ci permettiamo di dare un suggerimento ai Gruppi Consiliari di maggioranza e relativi Consiglieri: inviate tutti gli atti alla Procura se veramente fate sul serio, non potremmo che appoggiarvi.
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