La nota stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Al grido “Arrivano i nostri!” Grifoni si appresta a concludere la campagna elettorale con a fianco coloro che si sono rivelati i più acerrimi nemici della città: la Presidente della Regione Tesei che da luglio non si era più vista dalle nostre parti e l’assessore alla sanità Coletto che ha lastricato di bugie ogni promessa fatta sul ritorno alla situazione pre Covid del nostro ospedale.
Verranno a fare le ennesime rassicurazioni, ne siamo certi. Le ennesime promesse al vento come già ampiamente dimostrato che sanno fare.
A ben guardare sembra proprio la mossa disperata di chi sul tema della sanità si trova con le spalle al muro. Grifoni il paladino del San Matteo degli Infermi, senza vergogna, “sposa” Fratelli d’Italia il partito che ha firmato con la Lega la chiusura del nostro presidio ospedaliero e con un carciofo in mano vuol far credere che l’ospedale funziona ed è riaperto e che è stata tutta colpa di chi c’era prima.
Senza vergogna, appunto. Ad esempio si è dimenticato di dire, mentre strapazzava l’ortaggio, che dei finanziamenti stanziati dalla Giunta regionale precedente per migliorare il nostro nosocomio si è persa traccia. Si è dimenticato di dire che si poteva nascere a Spoleto, curarsi a Spoleto, operarsi a Spoleto, essere assistiti a Spoleto. Ha scelto un abbraccio mortale con chi considera gli spoletini cittadini di serie B. Non c’è che dire, ci vuole coraggio, faccia di bronzo e un bel pelo sullo stomaco.
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