Art therapy tour: l’arte terapia per affrontare i traumi del post-terremoto

  • Letto 1643
  • BANNER-DUE-MONDIContinua l’Art Therapy Tour “Ricostruiamo i nostri luoghi”, l’intervento itinerante di arte terapia -il primo mai ideato in Italia- rivolto a gruppi di bambini e adulti che vivono nei paesi colpiti dal terremoto del 2016.
    Dopo le prime due tappe nei comuni di Norcia e Sellano (dal 17 al 22 luglio), e la terza nel Comune di Vallo di Nera (dal 24 al 29 luglio), il Tour di arte terapia arriva a Cascia ed Amatrice (dal 31 luglio al 5 agosto) per poi terminare il suo primo viaggio nel Comune di Preci (dal 28 agosto al 2 settembre).
    La partecipazione straordinaria, oltre le aspettative, di bambini e adulti, ha entusiasmato sia le artiterapeute coinvolte nel progetto, che tutte le associazioni, i Comuni e le famiglie che hanno aderito, provando con l’aiuto dell’arte a elaborare e affrontare i loro traumi legati al sisma.
    L’obiettivo dell’Art Therapy Tour è infatti quello di intervenire concretamente per aiutare le persone a ricostruire i propri ‘luoghi interiori’ attraverso due esperienze artistico-estetiche diverse, entrambe utili allo sviluppo della consapevolezza e del senso di realtà, nei bambini e negli adulti di riferimento.
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    GLI INTERVENTI DI ARTE TERAPIA nel dettaglio 
    Il percorso prevede 6
     tappe ognuna di 5 incontri, dal lunedì al venerdì.

    La prima parte, dal titolo “Distruggere per creare”
    , collaudata da due anni nel lavoro che Monica Grelli svolge insieme ai bambini delle Scuole Primarie di Perugia, aiuta a riattualizzare un evento traumatico come il terremoto. Esperire la rabbia e la forza all’interno della relazione terapeutica e in una condizione di sicurezza aiuta i partecipanti a nominare e ad elaborare, durante il processo artistico, vissuti altrimenti difficili da esprimere.

    La seconda pa
    rte della settimana è dedicata alla modellazione dell’argilla finalizzata alla costruzione di un ‘Villaggio’ sicuro che, metaforicamente, corrisponde al luogo nel quale stare bene, individualmente o in collettività. Per chi ha vissuto e vive nei luoghi terremotati, la casa è anche ciò che “si è rotto o perduto” e il poterla costruire diviene espressione anche di desideri, di sogni e di possibilità di intervento sulla realtà. Il Villaggio rappresenta quindi l’insieme delle case interiori di ognuno, trasmettendo con forza il senso di comunità e di appartenenza, in opposizione all’atteggiamento difensivo post traumatico che induce all’isolamento. 

    Gli incontr
    i di arte terapia si svolgono all’interno di spazi comuni, nelle ludoteche e in ambienti messi a disposizione delle associazioni o dalle amministrazioni locali che in alcune occasioni forniranno anche il trasporti gratuitamente.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....