Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Qual è la differenza tra investire i soldi pubblici e semplicemente spenderli? Per esempio, prendiamo i fondi complementari Sisma 2016, cioè quelli legati al PNRR e assegnati ai Comuni colpiti dal terremoto: con queste risorse Sellano ha realizzato il Ponte Tibetano più alto d’Europa, Spoleto un teatrino da 99 posti.
Il Ponte Tibetano solo nei primi quattro mesi di apertura ha portato circa 60.000 nuovi turisti, un numero rilevante di presenze che non può che generare effetti positivi per Sellano. Diversi sono i privati che cominciano ad affacciarsi, proponendo di realizzare quei servizi necessari per una buona offerta turistica. L’intervento si è dunque dimostrato fondamentale per la vivacità che ha impresso alla comunità e la rivitalizzazione del borgo, che attraverso questa opera sta vivendo una vera e propria rinascita. Investendo nel Ponte Tibetano, Sellano ha colto in pieno lo spirito e l’obiettivo dei fondi sisma,” destinati al rilancio economico e sociale del territorio”.
Questa è la differenza tra investire soldi, rispetto a spendere i soldi… e noi?
Noi con le stesse risorse abbiamo preferito rigenerare le piazze di alcune frazioni e costruire a Monteluco un teatro da 99 posti. Certo, si tratta di interventi importanti per il nostro territorio, come la bonifica dell’area del Tiro a segno di Monteluco che versava in uno stato di profondo abbandono, ma a parte la piazza di Azzano, tutti gli altri interventi sono ancora in itinere, mentre il Ponte Tibetano nello stesso arco di tempo è stato progettato, realizzato ed è già in funzione.
E il paragone più evidente è proprio con il teatro di Monteluco che non può competere con l’opera di Sellano. Infatti, quando verrà inaugurato, ci ritroveremo un teatrino all’aperto da 99 posti che sarà carino per qualche piccola rappresentazione locale, ma che di certo non potrà mai generare un volano economico significativo per Spoleto. Solo la creazione di un’opera economicamente produttiva genera introiti per il comune che poi potranno essere spesi nel tempo nel territorio per opere di rigenerazione pura.
A differenza di Sellano, probabilmente Spoleto ha solo speso le preziose risorse che le sono state assegnate e non ha centrato l’obiettivo dei fondi complementari sisma, che invece intendono “far emergere e rafforzare le potenzialità economiche del territorio” e generare “un significativo incremento occupazionale”.
In attesa che gli interventi programmati dall’Amministrazione Sisti vedano tutti il loro completamento, capiremo presto quali benefici economici, sociali e di rilancio porteranno alla città, o se, come pensiamo noi, questi soldi vengono spesi solo per opere di manutenzione straordinaria, sicuramente necessarie, ma che non fungeranno da volano per la creazione di introiti futuri, capaci di contribuire alla cura di tutto il territorio comunale e soprattutto in grado di creare un circolo virtuoso per la nostra economia.
Alessandra Dottarelli
Gianmarco Profili
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