Revoca della concessione dello stadio ‘Comunale’ allo Spoleto Calcio, il nuovo esponente di “Cambiamo” di Giovanni Toti punta il dito contro l’Amministrazione comunale
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Ancora una volta l’amministrazione comunale di Spoleto si rende artefice di scelte impopolari in materia di politiche dello Sport. Tralascio volutamente gli attriti posti in essere dalla giunta de Augustinis con varie realtà sportive spoletine sin dai primi giorni del suo insediamento e mi soffermo, per ragioni di sintesi, sugli ultimi due episodi: la cacciata della bocciofila dal Parco Chico Mendes, con conseguente impedimento ai ragazzi disabili dello Special Olympics di praticare il proprio sport preferito, e la revoca dell’impianto allo Spoleto Calcio, con l’obbligo per la nuova società – tra l’altro mai ricevuta in Comune – di sgomberare la struttura e riconsegnare le chiavi d’accesso entro cinque giorni, ora ridotti a due. La ragione di quest’ultima decisione? Il venir meno della fiducia – come si legge nella revoca – nei confronti della società sportiva, alla quale sono imputabili una serie di debiti con l’amministrazione… Peccato che a contrarre tali debiti non sia stata la nuova società, nata lo scorso luglio, ma le precedenti gestioni che si sono succedute negli ultimi anni.
La città e chi la rappresenta, a mio modo di vedere, hanno l’obbligo morale e materiale di sostenere le nuove iniziative volte a rilanciare l’attività economica, ludica, sociale e sportiva locale. In questo senso, un nuovo sodalizio che giunge a Spoleto con l’intento di investire, e che ha già dimostrato di fare sul serio ripianando – durante il primo mese di attività – una parte dei debiti lasciatigli in eredità da chi l’ha preceduto, va aiutato e non stroncato sul nascere. Lo richiede il tifoso, lo sportivo, ma anche il semplice buonsenso.
Mi auguro, pertanto, che l’amministrazione comunale di Spoleto voglia seriamente prendere in esame, in queste ore, l’idea di rivedere integralmente la linea adottata nei confronti dello Spoleto Calcio, sospendendo la revoca e incontrando la presidente, principessa Norah Bint Saad Al Saud. La quale, tra l’altro, è la prima donna araba a guidare una società di calcio e pertanto, già per questo semplice dato statistico, ha catalizzato l’attenzione dei media nazionali sulla nostra piccola realtà, donando a Spoleto una vetrina importante ancor prima di cominciare a fare calcio. Sbatterle la porta in faccia non mi sembra il miglior modo di dire “grazie” a chi porta i propri soldi sul nostro territorio.
Aldo Tracchegiani – Cambiamo
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