Il clou dei talk organizzati in occasione della undicesima edizione de La SpoletoNorcia e diretti da Ludovica Casellati, è stato sicuramente quello gestito come sempre sapientemente dal maestro del giornalismo Marino Bartoletti con ospiti due sportivi spoletini che hanno vinto una medaglia alle Olimpiadi (il cestista Lorenzo Brunamonti, argento a Mosca 1980, e la ginnasta Agnese Duranti, per lei due bronzi tra Tokyo 2020 e Parigi 2024) oltre al fuoriclasse del pedale, Gianni Bugno, bicampione del mondo e vincitore del giro d’Italia 1990. Sul palco anche il direttore di corsa RCS Sport, Stefano Allocchio. Sollecitati da Bartoletti, Duranti e Brunamonti hanno parlato della loro partenza sportiva dalla città di Spoleto. La ginnasta ha ricordato con nostalgia le prime esperienze in palestra con la Fenice ed il suo iniziare a sognare in grande, senza dimenticare la bellezza nel tornare a Spoleto, con la sua atmosfera meravigliosa definita “ossigeno”. Brunamonti ha ricordato i primissimi canestri a Spoleto prima di trasferirsi a Rieti, prima del definitivo volo verso i successi alla Virtus Bologna ed in Nazionale, confermando che non esistono città che non possono aiutare a sviluppare i propri talenti, anche grazie ad un poco di fortuna. I due atleti hanno anche parlato della soddisfazione di poter realizzare il sogno olimpico a 360 gradi, in particolar modo vivere l’ambiente del Villaggio con la possibilità di poter incontrare grandi campioni anche di altre discipline. Bartoletti ha anche stimolato la Duranti sulla difficoltà di uno sport come la ginnastica in cui in due minuti e mezzo ci si giocano mesi di lavoro, rischiando di mettere a repentaglio il proprio lavoro e quello delle compagne. Agnese ha confermato il pizzico di delusione per la medaglia d’argento sfumata a Parigi per poco e che, tra qualche mese, prenderà la decisione se proseguire ancora fino a Los Angeles 2028.
Al termine di questo momento Ludovica Casellati ha invitato tanto Duranti che Brunamonti a mostrare al folto pubblico le medaglie ottenute ed è partito un lunghissimo applauso con cui la città ha omaggiato i suoi campioni che si sono anche sottoposti al rito di autografi e selfie.
Nonostante non abbia mai partecipato alle Olimpiadi e non provenga da Spoleto, calorosissima è stata l’accoglienza ricevuta anche da Gianni Bugno che ha ricordato stralci della sua carriera e della “sfortuna” di essersi dovuto confrontare con un campione come Miguel Indurain.
Decisamente una bellissima vigilia per il clou della manifestazione che ci sarà domani mattina con la cicloturistica che vedrà alla partenza un numero molto vicino ai 1800 bikers.
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